L’ha detto lo storico Luciano Canfora, ed è più che mai vero anche a Ferrara: si è aperto un baratro fra “sinistra” e “popolo”. Non c’è chi non l’abbia compreso, quanto meno fra chi ragiona, a parte il Pd, stolidamente immobile. I Radicali di Ferrara hanno proposto un progetto, un’agenda politica volta a chiudere quel baratro e l’hanno offerta in primis al Pd: abbiamo annunciato e iniziato una raccolta di firme per questo. Primarie di coalizione, una piattaforma di ascolto e dialogo continuativi con i cittadini, consultazioni popolari online, e forme innovative quali il “bilancio partecipativo”, il “dibattito pubblico” e la “giuria dei cittadini; e ancora l’organizzazione del progetto “la città del futuro”: per tutto questo abbiamo iniziato una pubblica raccolta di firme lo scorso fine settimana ma nessuno, proprio nessuno del Pd, è venuto a firmare. Possibile? Sì, è successo. Silenzio e inazione favoriscono e inevitabilmente determinano la vittoria della Lega alle prossime elezioni comunali, come già avvenuto in città in occasione delle politiche. Ogni giorno che passa senza risposta alla nostra offerta di un articolato progetto politico aiuta gli avversari politici. Possibile che nessuno del Pd, fra consiglieri comunali, responsabili, attivisti e classe dirigente decida di almeno confrontarsi o, meglio, aderire? Se c’è qualcuno raziocinante fra costoro è ora che si muova, che batta un colpo. Noi siamo qui, andremo avanti lungo questo percorso. Per ora spes contra spem.
Mario Zamorani
Presidente di Radicali Ferrara
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