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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Il libro dell’autore francese proposto alla Sala 2000: agli intervenuti sarà offerta una piantina di edera, per sensibilizzare sull’importanza delle piante per l’ambiente.

Quando nel 1953 venne scritto il libro di Jean Giono, probabilmente non furono moltissimi a cogliere l’importanza del suo messaggio. L’autore francese parlò de “L’uomo che piantava alberi”, in un’epoca in cui certamente non erano il rispetto dell’ambiente e il tema della sostenibilità i problemi, bensì il progresso e lo sviluppo di una società di tipo industriale. Quasi sessant’anni dopo, quel racconto allegorico diventerà tema di riflessione. Il tutto accadrà giovedì 12 dicembre (ore 20,30) alla sala 2000, dove il testo verrà presentato sotto forma di “audio-libro”. «”L’uomo che piantava gli alberi” è la storia del pastore Elzeard Bouffier, impegnato a piantare alberi. Forse è un racconto di fantasia, ma sono in molti a credere che Jean Giono abbia preso spunto da qualche episodio reale in cui si è imbattuto per articolare il suo racconto», dice Gino Alberghini, presidente dell’associazione Terre di Bondeno, il quale ha promosso questo incontro a metà tra la cultura e l’ambiente. «La cosa sorprendente – dice – è l’estrema attualità dell’argomento, che certamente nel 1953 non aveva la stessa presa rispetto alla nostra quotidianità. Per sensibilizzare tutti sul tema, distribuiremo fino ad esaurimento scorte alcune piantine di edera, che ciascuno potrà portare a casa in linea con il messaggio trasmesso da Jean Giono». «Possiamo dire che la presentazione del volume e l’intento di sensibilizzare i cittadini con una pianta da portare a casa rientra in un progetto complessivo di piantumazione di specie vegetali nel nostro territorio – aggiunge l’assessore all’ambiente, Marco Vincenzi –. Stiamo inserendo alberi in punti sensibili, quali parchi, scuole e vie ciclabili, ma abbiamo appena distribuito gratuitamente 500 piante autoctone (in collaborazione con l’associazione Terre Matildee e la Regione) per contribuire al progetto di un bosco “diffuso”, distribuito su di un ettaro complessivo. Il rispetto dell’ambiente in cui viviamo si può perseguire in vari modi, ma certamente partire da un approccio culturale è un primo passo».

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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