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Da: Ufficio Stampa Comune di Bondeno

Marco Vincenzi: “Lavori per la ripresa della frana sull’argine del Panaro, provocata un anno fa dall’eccezionale ondata di maltempo”.

Ad un anno esatto dall’eccezionale ondata di maltempo che provocò frane e smottamenti sul territorio, arriva ora il momento di riprendere le principali criticità. Da lunedì 28 ottobre toccherà all’argine destro del Panaro, dove si registrò una delle frane, essere oggetto di misure urgenti e modifiche viarie conseguenti. La richiesta di interdizione alla circolazione, nello specifico, è arrivata dalla Provincia di Ferrara e comporterà alcune variazioni alla circolazione stradale. Le misure di interdizione alla circolazione riguarderanno Corso Panaro, dall’intersezione che esso forma con la strada provinciale 69 Virgiliana, all’altezza del ponte sul fiume. Sulla strada Virgiliana, a ridosso del cantiere, verrà istituito un senso unico alternato regolato da semaforo o moviere, a seconda delle necessità. Il divieto temporaneo al transito riguarderà invece anche il tratto arginale compreso tra le due rampe che adducono al corso principale. L’ordinanza specifica è già stata pubblicata all’Albo pretorio, a firma del comandante della Polizia municipale dell’Alto Ferrarese, Stefano Ansaloni. «Finalmente, dopo una lunga attesa, arriva questo intervento di ripristino del tratto arginale che fu danneggiato dalle abbondanti piogge di un anno fa – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi –. Questo provocherà, per una settimana, alcuni comprensibili disagi per la circolazione, ma che sono inevitabili per consentire alla Provincia di sistemare l’arginatura del Panaro. In questi giorni – continua Vincenzi – il personale del Comune sta provvedendo ad informare, con un’opera di volantinaggio porta a porta, tutti i residenti della zona a proposito dell’avvento dei lavori». Il cantiere partirà (con i conseguenti divieti) alle ore 8 di mattina di lunedì 28 ottobre e durerà fino alle ore 18 del sabato successivo, se il meteo naturalmente sarà clemente. Il divieto riguarderà tutti i veicoli ed i pedoni, per motivi di sicurezza, ad esclusione di persone e mezzi delle aziende in servizio per la riparazione del tratto arginale e del personale dell’Aipo. L’autorità di bacino ha peraltro concesso lo scorso 18 ottobre il proprio nulla-osta all’intervento sull’argine maestro del Panaro. L’azienda incaricata dei lavori si occuperà di predisporre la segnaletica riguardante le deviazioni stradali, mentre come da normativa saranno segnalati eventuali ingombri o ostacoli sulla carreggiata, mentre l’eventuale apertura di buche o tombini saranno adeguatamente recintati. Nelle ore notturne o in caso di scarsa visibilità, il cantiere verrà evidenziato da luci rosse fisse, come prevedono la legge e l’ordinanza della Polizia municipale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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