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da: Mauro Milanesi (ufficio stampa dipartimento relazioni esterne Altroconsumo Finanza)

I Greci han voltato le spalle all’Europa. Tsipras si rafforza e ora tenterà di trattare nuovamente. È quasi certo che l’Europa gli chiuderà le porte in faccia per non ridisegnare le regole europee sotto ricatto. Forti dell’arsenale della Bce gli Stati del Sud Europa dovrebbero essere protetti dalla speculazione. Attenzione, dicono gli analisti di Altroconsumo Finanza, stiamo parlando dei titoli di Stato, le Borse sono un’altra cosa. In più è probabile che chi ha dovuto attuare politiche di austerità come il Portogallo e l’Irlanda siano i primi a non essere indulgenti con Atene (altrimenti ogni sforzo compiuto verrebbe sbugiardato dal “liberi tutti” greco e chi ha imposto lacrime e sangue ora inutili rischia nelle prossime elezioni).

L’ANTICAMERA DI UNA NUOVA DRACMA
Vincenzo Somma, direttore di Altroconsumo Finanza: “Le conseguenze per la Grecia sono che il 20 luglio non paga i debiti. Va in default. La Bce non può più (le è vietato) sostenere le banche greche. Mancherà il denaro anche allo Stato per fare i suoi pagamenti. Il blocco degli sportelli continua. Il governo potrebbe pagare i dipendenti e i fornitori con delle sorte di “pagherò” o miniassegni che potrebbero divenire una anticamera della nuova Dracma. Siamo in un terreno inesplorato. C’è chi parla di uscita dall’Unione europea (non è prevista l’uscita dal solo euro), ma le vicende di questi giorni insegnano che le sorprese sono sempre possibili. Una di queste potrebbero essere che il presidente greco (non è del Partito di Tsipras) si dimetta così che il Parlamento sia chiamato a eleggerne un altro; visto che non c’è la maggioranza necessaria si andrebbe di nuovo alle urne”. Scenario molto incerto secondo Somma.

ANCORA INCERTEZZA
In questo momento i mercati sono già crollati per tener conto della sorpresa. Una volta subito il colpo, però, le loro dinamiche potrebbero sganciarsi dalla Grecia. I tassi non subiranno grossi sbalzi grazie alla Bce. Le Borse si riprenderanno piano piano, a meno che non si dimetta il presidente, in tal caso il rinnovo della prospettiva di incertezza potrebbe generare una serie di alti e bassi. Il cambio dell’euro col dollaro paradossalmente potrebbe venir rafforzato dal venir meno della zavorra greca. Una Europa senza la Grecia, risulta, infatti più compatta.
Se non si dimette il presidente, si potrebbe aspettare che la bufera passi e investire secondo i consigli di Altroconsumo Finanza senza farsi problemi per Atene. Ovviamente in questa fase ogni titolo imparentato con la Grecia va in ogni modo evitato e, appena possibile, venduto, consigliano da Altroconsumo Finanza anche se hanno perso molto. Che le cose siano andate male non significa che non possano andare peggio. Sconsigliato farsi trovare col cerino in mano.
Se il presidente si dimette si riaprono scenari incerti e alti e bassi man mano che l’elezione di un nuovo Parlamento terrà banco. In questa situazione si dovrà tenere sotto mano i certificate long (42,75 euro, codice Isin DE000SG409M1 scommette su un rialzo di Borsa) e short (0,81 euro, codice Isin DE000SG409N9 scommette su un ribasso) di Société Générale per seguire giorno dopo giorno ogni evento e specularci (o proteggere il tuo portafoglio, gli strumenti sono gli stessi).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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