Lettera: Laicità dello Stato? Ho un dubbio.
Forse a molti è sfuggito che a radio3, trasmissione uomini e profeti veniva intervistato Mons. Vincenzo Paglia Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Teologico per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia, nominato dal ministro Speranza, ministro della salute di uno Stato laico, presidente di una commissione ministeriale che dovrà occuparsi della riforma sanitaria e sociosanitaria della popolazione anziana.
Osserva al proposito Maurizio Mori, Presidente della Consulta di Bioetica Onlus: “ (…) ci chiediamo come mai a presiedere una Commissione sanitaria italiana sia stato scelto un prelato? Non c’era proprio nessun altro esperto? E che competenze specifiche sulla tematica può vantare Mons.Paglia? E che dire della. Orma canonica che vieta ai consacrati la commistione di ruoli? Ministro Speranza ci aiuti a capire le alchimie delle politiche sanitarie e vaticane: abbiamo apprezzato la posizione sulla RU486, ma la laicità dello Stato è valore fondante della Repubblica e non è il caso di procedere a una vaticanizzazione della sanità italiana. La Consulta di Bioetica Onlus esprime sgomento e manifesta fermo dissenso”. “Neanche un democristiano più radicato avrebbe fatto una nomina così “.
Lucia Marchetti