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Comunicato stampa Lepida ScpA.

Bologna, 28 maggio 2021 – Aiutare coloro che hanno minore familiarità con l’uso delle tecnologie digitali per favorire la massima diffusione della credenziale digitale unica SPID in particolare tra le micro, piccole e medie imprese, facilitando l’utilizzo dei servizi online della Pubblica Amministrazione. Questo l’obiettivo dell’accordo siglato tra Lepida e Confesercenti.

Nello specifico, l’accordo prevede sessioni di formazione da parte di Lepida rivolte al personale di Confesercenti che potrà così informare, assistere e istruire i propri iscritti sul percorso necessario per ottenere le credenziali SPID LepidaID che dal 1°ottobre, con CIE e CNS, saranno le uniche identità digitali utilizzabili per l’accesso ai servizi online.

Confesercenti Emilia Romagna si impegna inoltre a collaborare con Lepida, per favorire – nel rispetto dell’autonomia delle singole Confesercenti – l’istituzione di sportelli abilitati al rilascio delle credenziali LepidaID SPID all’interno dei propri centri servizi presenti presso le sedi territoriali della Confesercenti sul territorio regionale.

Il protocollo prevede infine la realizzazione, da parte di Lepida, di un opuscolo informativo relativo alle procedure e alle modalità di accreditamento per favorire l’attivazione dell’identità digitale SPID. Confesercenti Emilia Romagna si impegna ad assicurare la massima diffusione di tale materiale tra i propri iscritti e le loro famiglie tramite newsletter, contatti diretti, iniziative etc. e a supportare e assistere – a partire dai propri iscritti – tutti i cittadini che dovessero incontrare difficoltà nel seguire la procedura per il rilascio delle credenziali SPID.

A margine dell’accordo, Marco Pasi, direttore di Confesercenti E.R. ha dichiarato quanto segue: “L’accordo con Lepida si inserisce nelle attività che Confesercenti Emilia Romagna sta realizzando da diversi anni per favorire l’utilizzo delle opportunità offerte dalla tecnologia al sistema delle piccole e medie imprese della regione. Attività che Confesercenti porta avanti in particolare attraverso il proprio Digital Innovation Hub e il Centro di Assistenza Tecnica. Favorire la diffusione dell’identità digitale è un piccolo tassello di un progetto più ampio e la collaborazione con un soggetto pubblico del territorio come Lepida è una scelta strategica che può produrre ulteriori ambiti di reciproco interesse. Le imprese socie di Confesercenti potranno, dunque, rivolgendosi alla propria associazione, dotarsi con facilità di uno strumento ormai indispensabile nella gestione dell’attività d’impresa”.

Gianluca Mazzini, Direttore generale di Lepida ha aggiunto: “Questo accordo consente di mettere in campo ulteriori iniziative e attività di sensibilizzazione, informazione e formazione verso imprese e cittadini. La diffusione dei servizi pubblici online è fondamentale per il processo di trasformazione digitale, Lepida è il quarto gestore nazionale in termini di identità rilasciate, con una rete di sportelli – oggi quasi 2.000 – presenti principalmente sul territorio regionale, ma diffusi anche in ambito nazionale, grazie a una fattiva collaborazione degli Enti locali e delle Aziende sanitarie della regione, di altre Regioni e Province Autonome, a cui si affianca una rete di accordi con soggetti privati. Ad oggi le identità LepidaID SPID rilasciate sono oltre 730mila”.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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