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Da: Liceo Ariosto Ferrara
“Leggere lib(e)ri”:uno slogan e un valore che è valso una vittoria
La classe V B del Liceo “L. Ariosto” si aggiudica il contest #IOLEGGOPERCHE’
Un lavoro collettivo di 24 ragazzi. Tanto impegno. Una profonda passione per la lettura.
Sono stati questi gli ingredienti che hanno portato al successo la classe VB del Liceo Classico “Ludovico Ariosto” nel progetto #IOLEGGOPERCHE’. Per questa iniziativa nazionale di promozione della lettura, gli studenti, coordinati dalla loro professoressa Micaela Rinaldi, hanno scritto le recensioni dei “loro” libri, quei libri che hanno segnato un prima e un dopo nel loro percorso di crescita. E con il contributo di tutti gli alunni e di tutte le alunne, in questi mesi di duro lavoro in condizioni di emergenza, è arrivata una meritata vittoria: un premio del valore di mille euro da investire nell’acquisto di nuovi libri che arricchiranno il patrimonio della biblioteca scolastica dell’Istituto.
Fondamentale è stata la collaborazione con la libreria “Il Libraccio” di Ferrara: ha infatti esposto la locandina, frutto del talento di alcune studentesse della classe, che riportava il QR code utile per un collegamento diretto al link in cui erano pubblicate le recensioni e soprattutto ha allestito una vetrina ad hoc, mandando per una giornata intera la playlist con la musica e le parole delle citazioni degli “amati libri” animate dalle voci dei ragazzi e delle ragazze.
I giovani lettori hanno scelto un volume a loro caro che raccontasse un po’ della loro personalità e ne hanno scritto una recensione che invogliasse a intraprenderne la lettura, sottolineando i valori indelebili che il libro ha lasciato nel loro animo. Molte di queste storie, infatti, stanno ancora accompagnando il loro percorso di maturazione e, anche a distanza di anni, sono ancora vive nella loro memoria. I temi coinvolti, infatti, sono quelli universali dell’amore, dell’amicizia, della libertà, dell’ambiente, del viaggio e della fantasia.
Dopo la pubblicazione delle recensioni sulla pagina Facebook dedicata all’iniziativa (https://www.facebook.com/Classe-V-B-Liceo-classico-Ariosto-Ferrara-112589140659059/?view_public_for=112589140659059), è stato realizzato un suggestivo video per rendere più evidenti alcuni dei momenti preferiti delle storie, per dare vita alle parole più significative che hanno appassionato negli anni e per coinvolgere anche un linguaggio diverso oltre a quello tradizionale della parola, quello dell’immagine (https://www.youtube.com/watch?v=qcAyaWoe1Ns).
Il progetto è stato un’opportunità di crescita non soltanto per le riflessioni che ha indotto sul valore della lettura, ma anche perché ha consolidato i legami tra i ragazzi della classe che, esponendosi e esprimendosi liberi tramite le loro passioni, hanno avuto la possibilità di conoscersi più profondamente. Infatti, con le competenze creative peculiari di ognuno, che spaziano dal disegno all’informatica, il lavoro ha prodotto grandi e inaspettati risultati.
Perché la lettura paga, sempre.
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica dell’oggetto giornale [1], un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare il basso e l’altocontaminare di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono” dentro e fuori di noi”, denunciare il vecchio che resiste e raccontare i germogli di nuovo, prendere parte per l’eguaglianza e contro la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo..
Con il quotidiano di ieri, così si dice, ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Tutto Periscopio è free, ogni nostro contenuto può essere scaricato liberamente. E non troverete, come è uso in quasi tutti i quotidiani, solo le prime tre righe dell’articolo in chiaro e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica, ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni” . Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e ci piacerebbe cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori) a tutti quelli che coltivano la curiosità, e non ai circoli degli specialisti, agli addetti ai lavori, agli intellettuali del vuoto e della chiacchera.
Periscopio è di proprietà di una S.r.l. con un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratico del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome ferraraitalia [2], Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Conta oggi 300.000 lettori in ogni parte d’Italia e vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma anche e soprattutto da chi lo legge e lo condivide con altri che ancora non lo conoscono. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Francesco Monini
[1] La storia del giornale è piuttosto lunga. Il primo quotidiano della storia uscì a Lipsia, grande centro culturale e commerciale della Germania, nel 1660, con il titolo Leipziger Zeitung e il sottotitolo: Notizie fresche degli affari, della guerra e del mondo. Da allora ha cambiato molte facce, ha aggiunto pagine, foto, colori, infine è asceso al cielo del web. In quasi 363 anni di storia non sono mancate novità ed esperimenti, ma senza esagerare, perché “un quotidiano si occupa di notizie, non può confondersi con la letteratura”.
[2] Non ci dimentichiamo di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno il giornale si confeziona. Così Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
L'INFORMAZIONE VERTICALE