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Da: Camera di Commercio

Il Comitato: Gisella Ferri (presidente), Chiara Bertelli (cooperazione), Paola Bertelli (commercio), Bianca Maria Giovannini (agricoltura), Maria Giberti (industria), Milena Grassi (organizzazioni sindacali), Barbara Lambertini (sistema bancario locale), Caterina Paparella (artigianato), Maria Chiara Trombetta (turismo).

Le donne sempre più al centro delle politiche per lo sviluppo della Camera di Commercio: rafforzate le funzioni del comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile

Ferrara prima in regione: 7.458 le imprese femminili al 30 settembre 2016, pari al 22,9% del totale Boom delle società di capitali. Turismo e servizi alla persona i settori che crescono di più

La tenacia nelle avversità è una caratteristica delle donne e le imprenditrici ferraresi, alle prese con una crisi che non sembra attenuarsi, ne sono una ulteriore riprova. Nelle difficoltà congiunturali che la provincia di Ferrara sta attraversando, infatti, un dato positivo arriva proprio dal mondo dell’imprenditoria femminile, che si conferma una delle componenti più dinamiche del sistema economico locale: superata Piacenza, Ferrara è prima in regione con 7.458 imprese attive al 30 settembre 2016, pari al 22,9% del totale. Lo sa bene la Giunta della Camera di commercio che, il 17 gennaio scorso, ha confermato, rafforzandone le funzioni, l’attuale Comitato per l’imprenditoria femminile guidato da Gisella Ferri, imprenditrice affermata nel settore della progettazione e della costruzione di decespugliatrici idrauliche, da sempre orientata alla innovazione e all’export.

14 nuove imprese avviate, 480 aspiranti imprenditrici formate, 21 aziende digitalizzate, 23 richieste di accesso al credito andate a buon fine: questi alcuni dei numeri registrati, negli ultimi 3 anni, dal Comitato, che resterà in carica fino al compimento delle procedure di accorpamento in corso introdotte dal decreto di riordino delle Camere di commercio. Tra i progetti in programma, l’affiancamento alle start up in collaborazione con le associazioni di categoria, la promozione di indagini conoscitive per conoscere e contrastare i problemi che ostacolano l’accesso delle donne al mondo del lavoro, la facilitazione dell’accesso al credito, l’informazione e l’orientamento sulle opportunità di investimento e gli incentivi disponibili. Senza dimenticare, poi, il bando per le imprese femminili innovative, ideato per scoprire nuovi talenti, premiare le imprese e valorizzare le attività degli soggetti che operano per favorire le pari opportunità, il rispetto dell’ambiente e del territorio, la qualità del lavoro e l’innovazione.

“Nella nostra provincia – ha commentato Gisella Ferri – una impresa su 5 è gestita da donne, con risultati spesso migliori di quelli dei colleghi uomini. Il mettersi in proprio di tante donne non rappresenta solo una chiave per l’affermazione personale e professionale, ma soprattutto è un fattore fondamentale di crescita e sviluppo di un intero territorio. Il Comitato – ha concluso Ferri – continuerà a mettere a valore questo asset con interventi concreti, diffusi e, dunque, sempre più vicini alle esigenze delle donne che fanno impresa.”

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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