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da: ufficio stampa Camera di Commercio  Ferrara

E’ andato alle classi 5A del Liceo Carducci e 5A dell’Istituto Tecnico Professionale Bachelet il riconoscimento della Camera di commercio di Ferrara per il miglior progetto di alternanza scuola lavoro. Così ha deciso la Commissione di valutazione formata, tra gli altri, da docenti dell’Università estense, che ha premiato il video multimediale “Tutor per l’orientamento e la prevenzione”, realizzato dagli studenti del Liceo Carducci nell’ambito di un progetto pilota promosso dalla Comunità di San Patrignano, e il progetto dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto Bachelet “Impresa al Femminile”, nato dall’idea di dare alle donne la fiducia che meritano affinché si misurino senza paura con le sfide dell’economia globale, con il rischio dell’impresa, e mettano a frutto le loro abilità di ‘fare rete’.

600 euro a ciascuna delle scuola prime classificate, 400 euro alla seconda e 250 alla terza classificata: questi gli assegni consegnati (virtualmente) dal Segretario generale della Camera di commercio nell’ambito del nutrito programma di iniziative promosso dall’Ente di Largo Castello per valorizzare e dare visibilità – nonostante la pandemia – ai racconti dei progetti d’alternanza scuola-lavoro ideati, elaborati e realizzati dagli studenti e dai tutor degli Istituti scolastici ferraresi di secondo grado.

Bello anche il progetto degli studenti della classe 3B del Liceo artistico Dosso Dossi, classificatosi al secondo posto, che, presso il Consorzio Factory Grisù di Ferrara, ha dato vita a quattro percorsi pluridisciplinari coniugando ambiente, territorio, artigianato, nuove tecnologie e materiali di recupero. Se alle ragazze ed ai ragazzi della 4S del Liceo Ariosto è andato il terzo premio per un progetto sviluppato – presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara e l’Azienda territoriale Unità Sanitaria Locale – in ambito biomedico con l’obiettivo di promuovere l’importanza della ricerca scientifica e di stimolare l’interesse dei giovani ai problemi della sperimentazione scientifica, al quarto posto si sono classificate le classi 3N e 4L del Liceo Roiti, che hanno lavorato sulla sostenibilità e sulla tutela dei beni culturali ed ambientali, fra i quali il Palazzo Costabili di Ferrara e il suo giardino neorinascimentale.

Giunto alla quarta edizione, il Premio “Storie di Alternanza” è un progetto molto sentito dalla Camera di commercio, alla quale la legge di riforma affida una serie di nuove funzioni in materia proprio di orientamento scolastico e alternanza scuola-lavoro. Tra queste, anche la gestione del Registro nazionale per l’alternanza scuola-lavoro, punto d’incontro (virtuale) tra le scuole e le strutture che sono disponibili ad ospitare studenti in esperienze di alternanza e apprendistato per offrire loro un periodo di apprendimento on the job.

Possono candidarsi al Premio della Camera di commercio, i cui battenti riapriranno nel 2021, gli studenti, singoli o in gruppo, che:

  • facciano parte di una o più classi di uno stesso o più istituti di istruzione secondaria superiore;
  • abbiano svolto e concluso, a partire dall’entrata in vigore della legge n. 107/2015, un percorso di alternanza scuola-lavoro (presso imprese, Enti, professionisti, impresa simulata, etc.);
  • abbiano realizzato un racconto multimediale (video) che presenti l’esperienza di alternanza realizzata, le competenze acquisite e il ruolo dei tutor (scolastici ed esterni).
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CAMERA DI COMMERCIO


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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