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da: ufficio stampa Coldiretti Emilia Romagna

Coldiretti: sono molti i giovani che desiderano entrare nel settore

Per il 2016 sono in arrivo 96 giovani intenzionati a prendere in mano un’azienda agricola in Emilia Romagna. Lo comunica Coldiretti regionale sulla base delle domande presentate entro l’1 dicembre scorso per ottenere i finanziamenti del primo insediamento di giovani tra i 18 e i 40 anni in agricoltura stanziati con il primo bando del piano di sviluppo rurale 2014-2020. A confermare l’attenzione dei giovani all’agricoltura – commenta Coldiretti Emilia Romagna – ci sono anche 315 domande presentate da giovani agricoltori già titolari di aziende agricole intenzionati ad investire per incrementare la loro attività e il loro fatturato. Coldiretti, che da sola ha presentato la gran parte delle domande, ricorda che in totale le richieste ammontano a 15,6 milioni di euro per il primo insediamento e a 28,9 milioni per gli investimenti.
“I dati – rileva il presidente di Coldiretti regionale, Mauro Tonello – confermano la scelta della nostra organizzazione di una intensa attività a livello territoriale per sostenere i giovani interessati con tutte le informazioni ma anche tutor, corsi di formazione e consigli per accesso al credito. Ci sono moltissimi giovani – prosegue Tonello – che desiderano prendere in mano un settore un tempo considerato vecchio, saturo e inappropriato, immaginando importanti prospettive future per costruire un Paese migliore per se stessi e per gli altri. In questo contesto i piani di sviluppo rurali (Psr) rappresentano uno strumento utile per continuare ad incrementare la presenza delle nuove generazioni nelle campagne italiane. Uno strumento che Coldiretti contribuisce a rendere leggibile per facilitare l’avvicinamento delle giovai imprese alle opportunità offerte dal settore agricolo”.
Una risposta alla crescente domanda di agricoltura da parte dei giovani che, secondo un sondaggio Coldiretti/Ixe’, nel 57 per cento dei casi oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (18 per cento) o fare l’impiegato in banca (18 per cento). Ma anche – continua la Coldiretti – un sostegno alla competitività dell’agricoltura poiché le aziende agricole condotte dai giovani possiedono, una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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