Skip to main content

da: Ufficio Stampa Il Baule Volante

La dodicesima edizione della rassegna estiva di Teatro per Bambini e Famiglie Favole sotto gli alberi prosegue, sabato 30 luglio alle ore 21,15, presso il Giardino delle Duchesse (ingresso da Via Garibaldi, 6 – Ferrara), con lo spettacolo: “Rodarissimo” della compagnia reggiana Teatro dell’Orsa, che presenta uno spettacolo scoppiettante all’insegna delle risate, del divertimento, della musica rigorosamente dal vivo… oltre che della migliore letteratura per l’infanzia.

Lo spettacolo, adatto a tutti i bambini dai 5 ai 10 anni, è recitato e animato dalla brava e bella attrice reggiana Monica Morini che, con costumi, oggetti e immagini molto originali porterà avanti questa kermesse dedicata a Gianni Rodari accompagnata da un colorato e strampalato pianoforte suonato con brio dalla giovane Claudia Catellani.

Le storie, le fole, le filastrocche selezionate dell’artista sono tratte dai più famosi fra i libri del maestro come Favole al telefono, Tante storie per giocare, La grammatica della fantasia e vengono qui proposte al pubblico dei bambini in una chiave ludica e leggera, un vero patchwork di rime, canzoni e musica per raccontare ai bambini le avventure de “lo zoo delle fiabe con le bestie più rare”, di “Giovannino Perdigiorno che finisce nel paese con le esse davanti”, di “Pulcinella che viaggia nel paese dei gatti” o di “Alice Cascherina che cade ovunque, anche in mare”. Insomma Una girandola di storie accompagnate da musica, parole, immagini e colori, per raccontare fiabe dove le strade ti portano lontano, i tamburi fanno ballare civette e briganti, gli “scannoni” invece di sputar fuoco e far la guerra, la disfano.
“… Le storie servono proprio perché in apparenza sembrano non servire a niente” diceva Gianni Rodari, “… servono alla poesia, alla musica e all’uomo intero o meglio ancora a completare l’uomo. Un tempo per ridere, incantarsi e raccogliere semi di fantasia, che metteranno gemme e radici.”

Il Teatro dell’Orsa di Reggi Emilia, nato nei primi anni ’90 e fondato da Monica Morini e da Bernardino Bonzani opera intensamente nell’ambito del Teatro di Ricerca, e di Narrazione per adulti e ragazzi. Nell’ambito del Teatro Ragazzi, il Teatro dell’Orsa si forma inizialmente grazie alle collaborazioni con alcuni fra i maggiori artisti italiani come Marco Baliani, Letizia Quintavalla, Bruno Stori e con il Teatro delle Briciole e Teatro Gioco Vita. In seguito realizza numerose narrazioni e spettacoli rappresentati nei circuiti nazionali che si avvalgono della collaborazione di Franco Tanzi, mimo, scenografo e costruttore di macchine teatrali, e spesso incentrati sui temi della storia recente e della memoria civile con spettacoli sul tema della resistenza, della Shoa e della violenza sulle donne che conseguono importanti riconoscimenti nazionali. Nel 2003, nell’ambito di Scenario, il più importante riconoscimento teatrale nazionale riservato alle nuove compagnie, la compagnia consegue il Premio Ustica per il Teatro di impegno civile e sociale per lo spettacolo “Cuori di Terra – Memoria per i sette fratelli Cervi”.
Per i ragazzi, la cifra stilistica narrativa di Monica Morini privilegia sempre un personale e particolare stile narrativo intenso e carico di emozioni, spesso caratterizzato da musica eseguita dal vivo sulla scena e da tematiche giocose, ironiche e contemporanee. Nel 2014 lo spettacolo “C’era una volta un re… No! C’era una volta una principessa” con fiabe di protagoniste femminili emancipate, riceve il Premio miglior spettacolo 33° Festival del Teatro per i Ragazzi Padova. Lo spettacolo “A ritrovar le storie” ispirato all’omonimo libro di Monica Morini e Annamaria Gozzi finalista Premio Andersen 2015, viene selezionato come progetto speciale al Festival I Teatri del Sacro 2015 a Lucca e in seguito presentato al Festival Internazionale di Narrazione di Arzo (Svizzera) e al Festival Filosofia a Modena.

Un momento da non perdere, per tutti i bambini dai 5 agli 10 anni.

In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà presso la Sala Estense, nella vicina Piazza Municipale.

La rappresentazione si svolgerà alle ore 21,15.
L’ingresso è di € 5,00 per i bambini e di € 6,00 per gli adulti.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso la Sala Estense di Piazza Municipale.

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.
ilbaulevolante@libero.it www.ilbaulevolante.it

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it