La tovaglia
di Carla Sautto Malfatto
Rammendo lo strappo su una tovaglia
regalata a mia suocera,
ritornata in suo ricordo.
Mi ostino a passare l’ago e il filo
in trame inconsistenti
un inutile lavoro
una perdita di tempo.
Caparbia, è come tessere una gomena
su un petalo sfiorito.
Non voglio lasciare andare
questo pezzo di stoffa, al macero, dove è destinato
consunto, a vita finita.
Oggi insisto ancora, poi sarà in bucato
e rattoppato, in profumo, sulla tavola
dopo lo stiro.
Vi ho ricamato i fiori che piacevano a lei…
So già che terrò solo quelli, ritagliati,
magari perduti nel cassetto della dimenticanza,
ma non così persi.
(Carla Sautto Malfatto – tutti i diritti riservati)
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