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Da: Università di Ferrara

La sicurezza sismica in gioco

Unife, INGV e Comune organizzano un gioco di ruolo per parlare di prevenzione del rischio terremoto. Parte il progetto KnowRISK

A Ferrara si torna a parlare di prevenzione del rischio sismico. Domenica 16 ottobre alle ore 11 il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con il Comune, coinvolgeranno i cittadini in un Playdecide, un “gioco serio” per discutere con i partecipanti sulla comunicazione in caso di terremoto. Si giocherà attorno ai tavoli dell’Istituto Universitario di Studi Superiori IUSS-Ferrara 1391, (via Scienze 41/b).

L’esperienza dei precedenti terremoti ha insegnato che per poter gestire l’emergenza è necessario pianificare l’intervento “in tempo di pace”. I giocatori del Playdecide saranno invitati a discutere e prendere decisioni a seconda del ruolo che interpretano (sindaco, esperto, cittadino, insegnante, ecc).

Con questa iniziativa prende il via a Ferrara KnowRISK, il progetto finanziato dalla Commissione Europea a cui partecipa INGV, attivato nella nostra città dal Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza in collaborazione con il Comune, che mira ad individuare strategie efficaci e sostenibili per la riduzione del rischio, ponendo l’accento sulle misure per diminuire la vulnerabilità non-strutturale delle abitazioni.

A oggi la scienza non è in grado di prevedere i terremoti. È invece certo che non sono solo le scosse a provocare morti e feriti, ma anche ciò che ci può cadere addosso nelle nostre case, come librerie, armadi, o semplici oggetti.

Per questo motivo il focus del progetto, che si svilupperà nei prossimi mesi, sono le strategie di coinvolgimento di cittadini ed esperti ai fini della riduzione del rischio sismico degli elementi non strutturali degli edifici (pareti divisorie, controsoffitti, rivestimenti, mobili, librerie, ecc.).
Con il Playdecide e le successive iniziative, il Master Unife in collaborazione con INGV, intende riprendere, valutare e rilanciare il percorso laboratoriale sulla prevenzione sismica svolto assieme all’Urban Center del Comune di Ferrara nel 2013, che ha portato all’elaborazione del “Decalogo per rendere più sicure le nostre case”.
I posti sono limitati: per iscrizioni e informazioni rivolgersi alla coordinatrice didattica del Master, Mariasilvia Accardo, email ccrmsl@unife.it

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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