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da: Silvia Bottoni

La scuola di danza Jazz Studio Dance – Uisp Ferrara organizza un workshop di danza contemporanea con la coreografa e danzatrice MICHELA FRANCESCHINI.

Il workshop prevede 4 incontri:
Sabato 19 marzo dalle ore 14.30 alle 16 tecniche di danza contemporanea e laboratorio coreografico
Sabato 2 aprile dalle 14.30 alle 16 floor work e laboratorio coreografico
Sabato 16 aprile dalle 14.30 alle 16 contact e laboratorio coreografico
Sabato 7 maggio dalle 14.30 alle 16 contact e laboratorio coreografico

Si può partecipare anche a singoli incontri.

Franceschini Michela inizia a 6 anni lo studio della propedeutica della danza presso proseguendo lo studio della danza classica e moderna. Frequenta stage e corsi di danza Moderna e Afro con gli insegnanti di grande fama.Nel 1992 studia a Londra per ampliare la conoscenza sullo stile classico e moderno con Steve La Chance, Andrè De La Roche e Steve Brown. Nel 1993 frequenta uno stage intensivo di modern-jazz con Silvie Mougeolle e Silvia Martiradonna e presso il Jazz Studio Dance, stage con Michele Abbondanza. Nel 1995 frequenta un corso di danza classica, sbarra a terra e carattere, con l’insegnante Anna Maria Grosso. Studia fino alla maggiore età con Patrick Duncan e Massimo Giordani, Modern Jazz e Afro entrando a far parte della compagnia Jazz Studio Dance di Silvia Bottoni partecipando a spettacoli e concorsi in tutta Italia. Frequenta per 4 anni i corsi per esterni presso il Teatro alla Scala di Milano, metodo Cecchetti. Nel 2000 studia e collabora come assistente di Sandrine Mattesco danza classica metodo Operà di Parigi e Flamenco: Sevillanas e Rumba Gitana. Sempre nello stesso anno fa parte della compagnia di flamenco Alma de Fuego fino al 2002. Dal 2002 al 2003 fa parte della compagnia flamenco danza Abrivado (Michela è iscritta regolarmente all’ENPALS dal 2001).
Nel 2003 per un mese si trasferisce a Tenerife per lo studio di Sevillanas presso il teatro la Piramide di Arona. Tenuto dalla Escuela de sevillanas Mare Nostrum Resort, esibendosi in alcuni hotels del sud dell’isola. Al ritorno da questa esperienza, collabora con Samarcanda V.S.Villaggi come coreografa in Calabria. Fra il 2005 e il 2006 si trasferisce a Cadice in Andalusia, per frequentare corsi privati di approfondimento di diversi stili Flamenco (Tango, Buleria, Tientos …) apprendendo parallelamente usi e costumi di un popolo strettamente legato alle proprie antichissime origini. A Siviglia segue uno stage di sevillanas tenuto da Antonio Canales, flamenco coreografico con Lidia Chamero e Angeles Gabaldon e un corso di “escuela classico bolera”. Segue stages professionali con Felipe Mato, Graciela Alfaro, Elias Garcia di formazione accademica in danza spagnola e balletto classico. Ha insegnato danza classica e flamenco presso Alterarte di Mirna Marchetti entrando a far parte del gruppo agonisti nella Federazione Italiana Danza Sportiva conquistando un argento nella categoria Flamenco Solo, Classe A over16 ed un secondo argento nella categoria Gruppi modern jazz Classe A over16. Ha seguito stage di danza classica con Margarita Smirnova, Ludmill Cakalli, di
danza contemporanea con Fabrizio Monteverde, Mauro Astolfi, Grazia Galante, Rosita Mariani, Lyrical con Michelle Assaf e Flamenco (palo Tango) con Pietro Cacciatore del Florence Dance Center di Firenze.
Nel 2009 partecipa ai campionati regionali di San Lazzaro di Savena (Bo) conquistando due primi posti nelle categorie Flamenco Solo classe A over16 e Danza Contemporanea Duo classe A over16 ed un terzo posto in Modern Jazz Duo classe A over16.
Nel mese di Giugno 2009 partecipa al campionato Italiano di Rimini conquistando un argento nella categoria danza Contemporanea Duo, un argento nella categoria Modern Jazz Duo, un oro nella categoria Gruppo Danza e un oro nella categoria Flamenco Solo over16, affermandosi campionessa Italiana 2009 e nello stesso campionato motivo di orgoglio e stato un oro conquistato da un allieva della categoria 8/15 classe A..
Segue stage organizzati dalla FIDS a Carpi presso la scuola Surya Dance con Mauro Astolfi e Veronica Sassi. Il 10 Gennaio 2009 partecipa alla trasmissione “ Domenica in famiglia” su Rai2 con il gruppo Alterarte. Dal 2010 è tecnico FIDS, maestra MIDAS e ufficiale di gara (giudice).
Campionessa Italiana FLAMENCO 2011 Maestri MIDAS – Foligno X-Professional Solo.
Campionessa Italiana FLAMENCO 2010 e 2009 – Categoria Over 16 Classe A solo.
Vice-campionessa Italiana FLAMENCO 2008 – Categoria Over 16 Classe A solo.

Per info: segreteria 0532/760407 – jazzstudance@yahoo.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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