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di Tiziano Tagliani*

A tre mesi dalle elezioni invece di fare un sondaggio sul sindaco che mi vedrebbe rafforzato senza avversari ufficiali, almeno per ora, ne faccio uno sulla geotermia!

Volevo tranquillizzare cittadini e comitati: non sono diventato matto. Semplicemente il mondo della politica è cambiato. Avevo promesso di fermare l’iter amministrativo di Hera e non è neppure partito, avevo promesso assemblee pubbliche informative sul progetto e ne abbiamo fatte quattro in posti ed orari diversi, avevo promesso una consultazione ed ho fatto l’unica cosa corretta da fare: un sondaggio tecnico – scientifico ad ampia rappresentatività (che potete leggere sul sito del Comune integralmente) nel rispetto del nostro regolamento sugli strumenti partecipativi del Comune.

Un sondaggio già preannunciato da me alle redazioni giornalistiche le quali hanno pubblicato l’informazione il 6 novembre ultimo scorso, e noto da settimane con delibera di Giunta pubblicata … come al solito!

Il Comitato FerraraAria Pulita del resto non ha proposto nulla di diverso, limitandosi a dire che non voleva un referendum.

Certo in altri tempi il Sindaco avrebbe messo tutto a tacere fin dopo le elezioni, ma io rispetto gli impegni: tutti e concretamente, non ho paura di fare gesti che costano perché è la città che servo e non il mio tornaconto né quello dei residenti di una zona piuttosto che un’altra.

Bisognerà arrivarci alla serietà in questo paese!

Oggi registro che i grillini gioiscono perché avrei dato loro voti, Rendine fa un po’ di telefonate alternative tra la misurazione di un cartello stradale e l’altro, Cimarelli sveglia il popolo della libertà dal letargo: ben vengano e si dividano pure i voti guadagnati dalla mia coerenza, ma guardino bene quel sondaggio e leggano cosa pensano della geotermia i ferraresi, soprattutto quelli che l’hanno sotto casa e ai quali grillini, no triv e compagnia cantante mai hanno detto di pericoli di alcun genere in 25 anni.

Io non so se riuscirò a convincere tutti che vale almeno la pena di vedere la fattibilità tecnica di un progetto per Ferrara che ambientalmente in qualsiasi parte del globo avrebbero già fatto, come noi lo facemmo già 25 anni fa, ma certamente pagherò volentieri qualsiasi prezzo elettorale per evitare le furbizie di un tempo o fingere che quello che è perfettamente lecito, anzi ottimo, a Porotto Casaglia o Mezzana è una tragedia in via Conchetta.

Avanti coi carri e i loro organi di informazione on line, do ufficialmente inizio alla campagna elettorale!

*Sindaco di Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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