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La riva del tempo di Roberto Dell’Oglio in libreria dal 5 giugno

da BookTribu

Un viaggio di ricerca, comprensione e accettazione. La riva del tempo di Roberto Dell’Oglio, edizioni BookTribu, in libreria dal 5 giugno, conclude la trilogia dell’autore Il fiume di mondi. Il viaggio di Edrik Akenah porta il lettore nel fluire di mondi fantastici che risponde al titolo della trilogia. Ma il viaggio non appartiene solo a vaste praterie azzurre e terre argentate, quanto al fluire di vite del suo protagonista che porta a riflettere su concetti atavici quali il bene e il suo opposto, il male. In questa saga fantasy, sorprendentemente, il bene e il male non sono altro da sé, bensì parte di chi legge, parte dello stesso Akenah. E così il viaggio, oltre alla ricerca, diviene superamento e infine scelta di chi vogliamo essere.

Roberto Dall’Oglio sottolinea come La riva del tempo sia “l’ultimo viaggio di un giovane eroe oltre i confini del tempo e dello spazio per restituire libero arbitrio là dove il destino è già stato scritto”.

Il primo romanzo della saga, La viola di Akenah, ha vinto il premio personaggi e ambientazione nel secondo concorso letterario nazionale di BookTribu, testimoniando la forza narrativa dell’autore, la sua capacità di concepire Il fiume di mondi e dargli corpo, voce, sentimenti e anima nei suoi protagonisti. E’ un fantasy che va oltre il suo genere, in quanto propone al pubblico un nuovo modo di concepire il fantastico e di renderlo presente in una lettura coinvolgente e mai uguale.

Roberto Dell’Oglio, nato a Trani nel 1995, è laureato in Informatica Umanistica all’università di Pisa, dove sta continuando gli studi per la laurea magistrale in Tecnologie del Linguaggio. La riva del tempo è il terzo e ultimo titolo della saga iniziata con La Viola di Akenah a cui ha fatto seguito La luna del deserto.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)