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Da: Europa Verde

Silvia Zamboni, consigliera regionale di Europa Verde: “Da più parti si sente dire che niente
sarà più come prima. Occorre cogliere l’opportunità della fase 2 per avviare la conversione
ecologica della regione, con investimenti green e a sostegno della sanità pubblica che
nell’emergenza ha dato prova della sua strategicità”
Con una risoluzione depositata oggi, il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea
Legislativa dell’Emilia-Romagna chiede alla Giunta di mettere in campo strategie e risorse per la
pianificazione della “ripartenza” post-emergenza sanitaria che avviino la conversione ecologica
della regione per un rilancio economico e sociale all’insegna della sostenibilità ambientale, del
contrasto ai cambiamenti climatici, della green economy, dell’impiego delle fonti di energia
rinnovabili e della mobilità sostenibile. E ribadisce la strategicità della sanità pubblica, che dovrà
essere rafforzata in chiave di medicina del territorio.
“Dobbiamo incrementare l’apporto della medicina del territorio e delle cure a domicilio e
considerare parte integrante della tutela della salute le attività di prevenzione primaria – a
cominciare dal risanamento ambientale – e non solo quelle di cura e di diagnosi precoce” sottolinea
Silvia Zamboni. “Occorre fare tesoro delle esperienze di smart working e consolidare, con
provvedimenti di promozione della mobilità sostenibile, i risultati di riduzione dei tassi di
inquinamento atmosferico locale conseguiti in queste settimane con le misure di distanziamento
sociale e di limitazione degli spostamenti casa-lavoro-casa. Per raggiungere questi obiettivi, è
auspicabile che la Giunta, oltre ad avvalersi della task force di saggi annunciata nei giorni scorsi
dal Presidente Bonaccini, coinvolga soggetti rappresentativi del mondo ambientalista e della green
economy per condividere un percorso che porti a profondi cambiamenti ambientalmente virtuosi in
tutti gli ambiti della vita dei cittadini, del comparto produttivo e di quello dei servizi. La Regione
Emilia-Romagna non perda l’occasione dei finanziamenti del Green Deal europeo”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it