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Da: Organizzatori

Una vera e propria leggenda della musica anni ’80 arriverà venerdì 10 gennaio al format Supermarket di Ferrara. Un inizio 2020 in grande stile per questo nuovo concetto di divertimento adulto che brillerà grazie alla voce di Sandy Marton. “C’è stata subito sinergia con la direzione di Paolo Guerri, Enrico Erboni, Cico e Turra, per la coproduzione ogni venerdì notte del nuovo format Supermarket” – spiega Fabio Marzola, titolare dello storico Madame Butterfly e organizzatore di eventi come Monsterland, Holi Dance Festival, Fluo Run. “Abbiamo creato un ambiente da club londinese, elegante, futuristico ma stiloso” – prosegue Marzola – “mantenendo tuttavia un palco live per una serata dinamica in tutto”. Si comincia, infatti, alle 21 circa con l’aperitivo e con stuzzichini di benvenuto. Si prosegue, quindi, con la cena al proprio tavolo riservato e poi la festa prosegue fino alle 3 del mattino. Nell’after dinner si può scegliere una delle due piste interne per ballare i successi anni ’70/80 e ’90 con Eddy deejay, oppure scatenarsi con gli ultimi successi house selezionati dal collega Riky Mazza, affiancati dalla voce di Marchino.

Per i pochi che non conoscono Sandy Marton, ricordiamo che l’artista è stato un vero sex symbol e pop star degli anni ’80, reso immortale da un successo internazionale come la hit People from Ibiza del 1984. “Sono un uomo felice, ma niente fidanzate”. Così si descrive il cantante in un’intervista rilasciata recentemente a Domenica Live. Sandy, al secolo Aleksandar Marton, nasce a Zagabria nel 1959 e deve il suo successo al famoso talent scout Claudio Cecchetto. Dopo il primo singolo Ok Run, uscito con lo pseudonimo M. Basic, arriva People from Ibiza ed è già storia. Negli anni successivi escono altri singoli come Exotic and Erotic e Camel by Camel, hit immancabili tutt’oggi nel suo repertorio live.

Attualmente vive serenamente nell’isola di Ibiza, vicino alla spiaggia di Ses Salines, che lascia solo per concerti e ospitate come quella del 10 gennaio prossimo al Supermarket. Tra le rare recenti apparizioni televisive, Sandy è stato nel 2002, al fianco di Amanda Lear, nel programma di Rai Due Cocktail d’Amore e nel 2005 partecipa all’Isola dei Famosi, che abbandona per problemi di salute. “Vivo con un cane che mi ha cambiato la vita e non faccio più le ore piccole”, ricorda lo stesso Marton ai giornalisti. L’occasione di incontrarlo è quindi imperdibile, pertanto vi consigliamo di prenotare il tavolo per la cena proposta, ingresso incluso. Per maggiori informazioni e prenotazioni +393358250262

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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