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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Revisione completa degli orari in vigore dal 14 dicembre

Il prossimo 14 dicembre, con l’entrata in vigore dell’orario invernale, saranno apportate numerose modifiche agli orari della linea ferroviaria Ferrara-Codigoro. Per alcuni mesi si è proceduto ad un attento lavoro di ottimizzazione, basato sugli effettivi dati di frequentazione della linea avendo come obiettivo prioritario quello di garantire treni ad orari più fruibili per l’utenza abituale, in particolare lavoratori pendolari e studenti degli istituti superiori.

Inoltre, da quest’anno, al fine di garantire una migliore organizzazione del servizio ferroviario, ma anche del servizio bus, gli orari di quasi tutti gli istituti scolastici superiori della città di Ferrara sono stati unificati, prevedendo l’inizio delle lezioni alle 8.10 e l’uscita alle 12.10, 13.10 e 14.10.

La Provincia di Ferrara ed AMI, in stretta collaborazione con TPER e con il coinvolgimento di FER Infrastrutture, Trenitalia, RFI, dei Comuni di Ferrara, Ostellato, Fiscaglia, Codigoro e del Comitato Utenti della linea stessa, hanno ottenuto un risultato condiviso che il 14 dicembre diventerà realtà.

Rispetto all’orario in corso, in pratica, solo una corsa su 23 non viene modificata; si tratta quindi di una revisione profonda per dare un servizio di migliore qualità su un itinerario considerato importante per il territorio ferrarese e che collega alcuni Comuni del territorio con il nuovo Ospedale S.Anna a Cona.

L’esito finale recepisce le esigenze dell’utenza rispettando i vincoli ferroviari esistenti, come il transito dei treni della Ferrara-Codigoro e della Ferrara-Ravenna su un unico binario in città, fino a quando non sarà realizzato il tunnel a doppio binario, in zona Rivana e in particolare :

• garantisce gli interscambi con la linea Ferrara-Bologna;
• permette l’accesso, insieme alle altre linee, in stazione ferroviaria;
• ottimizza gli incroci fra i treni in andata e ritorno sulla stessa linea Ferrara-Codigoro ad unico binario;
• valorizza, in assenza di risorse aggiuntive, il mantenimento della stessa quantità di km offerti in un periodo di tagli al trasporto pubblico.

Una vera novità riguarda, al fine di ridurre i tempi di viaggio, l’istituzione di una coppia di corse veloci, sperimentale, che permetterà di collegare Codigoro alla città di Ferrara in meno di un’ora. Si tratta del regionale 6382 del mattino, in partenza da Codigoro alle 7.38 con arrivo a Ferrara alle 8.35, e del regionale 6363 del pomeriggio, in partenza da Ferrara alle 18.00 con arrivo a Codigoro alle 18.54. I due treni effettueranno le fermate intermedie alle stazioni di Massafiscaglia, Migliaro, Migliarino, Ostellato e Ferrara Cona Ospedale.

Il nuovo orario favorirà la maggior parte degli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola con corse in orari più confacenti all’utenza e con minori attese, mediante lo spostamento in orari più “appetibili” di quelle corse che, a seguito di recenti indagini, sono risultate a bassa frequentazione.
Saranno garantite le coincidenze con le linee bus che dalle stazioni ferroviarie principali della linea servono il resto del territorio ferrarese.

L’attività di studio non si fermerà qui; ulteriori soluzioni migliorative verranno valutate per soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini e per attrarre nuovi utenti con un servizio in grado di offrire qualità, sicurezza ed economicità degli spostamenti.

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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