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Da: Ufficio stampa Ferrara- Modena

Da lunedì 18 parte la maratona di iniziative rivolte alle scuole che caratterizzano la nona edizione del programma di educazione ambientale proposto dal Gruppo Hera, che nel territorio ferrarese coinvolge 113 scuole, 385 classi e quasi 8mila alunni
L’impegno di Hera a sostegno dell’istruzione si rinnova e rafforza per il nono anno consecutivo, nell’intento di offrire ai giovani nuovi spunti per diventare cittadini consapevoli e sensibili verso il territorio e il pianeta che ci ospita, attraverso lo sviluppo di una solida cultura ambientale. Tantissime le richieste di partecipazione alle attività della nuova edizione della Grande Macchina del Mondo, a cui Hera ha risposto positivamente estendendo il progetto a più classi rispetto allo scorso anno.
L’offerta didattica, sempre gratuita, è rivolta alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° e 2° grado con un programma che, uscendo dai libri scolastici, affronta con metodologie all’avanguardia tematiche ambientali, idriche ed energetiche attraverso laboratori scientifici, giochi a squadre, sfide e concorsi a premi.
Ferrara: 8mila ragazzi a lezione con Hera
Le attività de La Grande Macchina del Mondo nel ferrarese prendono il via lunedì 18 febbraio, con la prima delle 113 scuole del territorio nelle quali, secondo un calendario che si dipanerà fino a tutto il mese di maggio, saranno coinvolti oltre 380 classi e quasi 8mila studenti.
Per le scuole dell’infanzia e primarie si terranno 28 spettacoli teatrali, 14 atelier creativi, 15 letture animate, e 191 tra storytelling, laboratori, percorsi tematici e visite guidate agli impianti Hera. Anche quest’anno, tutte le scuole che partecipano al laboratorio teatrale Sognambolesco riceveranno in omaggio il libro “Il cielo non va mai a dormire”, scritto da Emanuela Nava e illustrato da Patrizia La Porta in esclusiva per Hera.
Sono 53, invece, i giochi a squadre e i laboratori scientifici e creativi in cui si cimenteranno gli studenti delle scuole secondarie di 1° grado.
Il percorso l’Itinherario Invisibile, particolarmente apprezzato nelle scorse edizioni, riproporrà il ciclo di visite, virtuali e non, ai principali impianti gestiti da Hera. In questo modo tutte le classi, anche quelle che non possono recarsi in esterno, potranno scoprire il dietro le quinte della gestione di servizi importanti per i cittadini, accompagnati e orientati dagli operatori Hera.
Le novità di questa edizione della Grande Macchina del Mondo
In particolare, ai 39 percorsi didattici previsti hanno aderito quest’anno 1.050 scuole, più di 3.700 classi e circa 80.000 studenti delle province da Modena a Rimini in cui opera la multiutility.
La proposta 2019 è profondamente rinnovata negli approcci, metodologie, strumenti e nei materiali utilizzati. Particolare attenzione viene dedicata in questa edizione allo sviluppo delle competenze artistiche e digitali, oltre alla diffusione delle buone abitudini quotidiane a sostegno dell’economia circolare, della riduzione dei rifiuti, del riuso dei beni e della raccolta differenziata.
Altra importante novità è la struttura dei percorsi che, per coinvolgere un numero maggiore di alunni e docenti, si sviluppano in un incontro a scuola, a cui è sempre associata un’attività propedeutica, che anticipa l’esperienza diretta in classe coinvolgendo direttamente bambini e ragazzi, e un’attività finale, che conclude e integra il lavoro fatto insieme all’educatore, con proposte di approfondimento per insegnanti e/o stimoli di condivisione con le famiglie.
Il progetto viene ogni anno aggiornato, rivisto, anche grazie alla preziosa collaborazione e al contributo apportato da insegnanti e alunni, cercando di arrivare alle menti e al cuore dei ragazzi, per farli appassionare e aiutarli a sentirsi responsabili attraverso laboratori, incontri, giochi, discussioni, sperimentazioni.
I nuovi eco-concorsi dedicati alle scuole
Tutte le classi che hanno inviato la loro candidatura a La Grande Macchina del Mondo hanno la possibilità di partecipare al nuovissimo concorso che Hera ha creato ad hoc Ti piace l’idea? che premia le eco-idee e buone pratiche per rendere sostenibile il proprio istituto scolastico con la partecipazione attiva dei comitati dei genitori. È dedicato alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado: le scuole vincitrici riceveranno un contributo per realizzare quanto hanno proposto.
Digi e Lode: in palio 100mila euro per 40 scuole del territorio
Hera ha rilanciato anche il progetto Digi e Lode, che promuove i comportamenti virtuosi dei propri clienti, che portano benefici ambientali (riduzione CO2) e una riduzione dei consumi. Azioni come l’attivazione della bolletta online, la domiciliazione bancaria, l’autolettura digitale, generano punti da assegnare a una scuola del territorio servito da Hera. Le scuole che otterranno il maggior punteggio riceveranno premi in denaro per l’acquisto di prodotti digitali. Per l’anno scolastico in corso sono in palio altri 100mila euro per oltre 40 scuole di tutto il territorio servito.
Tante attività e materiali anche sul web: un’opportunità ulteriore
Sul sito del Gruppo Hera dedicato alle scuole tutti gli insegnanti, anche quelli che non sono riusciti ad accedere ai laboratori, possono trovare educational box da scaricare per realizzare in autonomia percorsi didattici personalizzati, scegliendo quale tematica sviluppare e scaricando i materiali a supporto. I docenti hanno a disposizione anche schede stampabili per verificare la ricaduta dei progetti e valutare i temi da approfondire in classe. Tante attività in tema ambientale anche per le famiglie nella sezione “edutainment” per imparare e per giocare insieme ai propri figli.
L’elenco completo delle attività e i regolamenti dei concorsi sono disponibili su www.gruppohera.it/scuole

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di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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