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Da: Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

E’ un ritorno atteso e gradito: sabato 21 a domenica 22 settembre è il momento dell’undicesima edizione della manifestazione “Auto Moto Storiche in Centro Storico” a Ferrara che raccoglierà oltre 150 vetture storiche (dagli anni ’30 fino agli anni ’90) in esposizione dalle ore 14.30 di sabato che saranno visibili nel salotto del centro storico della città estense: “Si tratta di una manifestazione – spiega Riccardo Zavatti presidente dell’Officina Ferrarese – che negli anni è cresciuta in termini di qualità e partecipazione. Con la sfilata delle auto sabato sera il parterre si arricchisce ulteriormente mentre domenica Ferrara accoglierà il passaggio del Gran Premio Nuvolari, uno dei più prestigiosi nel settore. La grande novità è rappresentata dal l a gara, domenica, di una ventina di macchinine a pedali degli anni ’50 (per bambini dai 6 ai 10 anni) che dalle ore 15.00 (piazza Trento e Trieste) renderanno ancora più simpatico il pomeriggio disputando il 1° Mini Gran Premio UNICEF “Città di Ferrara”: i l costo delle iscrizioni a questo evento servirà a finanziare la campagna “Rights of Way” per garantire un’istruzione ai bambini che nel mondo hanno dovuto rinunciare alla scuola a causa delle guerre . Un evento che occuperà il prossimo fine settimana (21 e 22/09) – promosso dal Club Officina Ferrarese, da Ospitalità Estense ed Ascom Confcommercio Ferrara con il supporto del Centro Porsche di Bologna – che metterà in mostra circa 150 autovetture, 40 trattori, 30 vespe, 8 moto da corsa e 5 go kart. Un universo di motori che è stato presentato oggi (17/09) alla stampa nella sala Arazzi del Comune ed è stato s alutato con entusiasmo dall’assessore allo Sport Andrea Maggi: “Ferrara ha una forte tradizione nel campo motoristico: ricordo solo che qui Enzo Ferrari nel 1929 trovò i primi fondi per costruire la sua scuderia. Questa passione al mondo dei motori grazie all’impegno di organizzatori, sponsors ed Amministrazione Comunale viene mantenuta e corroborata”, mentre il vicesindaco Nicola Lodi aggiunge:” Le associazioni sono un valore e questa collaborazione Pubblico Privato è importantissima per promuovere la nostra città”. Un saluto al quale non è voluto mancare l’assessore alle Attività Produttive Angela Travagli: “Una manifestazione che arricchisce l’intera città”. Giulio Felloni , presidente provinciale di Ascom Confcommercio Ferrara e tra i primissimi soci del Club Officina Ferrarese ha considerato: “Un fine settimana che sottolinea nuovamente la passione e l’entusiasmo storici che ha questa comunità verso il mondo dei motori: un impegno ad aumentare ulteriormente l’ospitalità e l’accoglienza a Ferrara che vede unite in una concreta collaborazione Ascom ed Officina, protagonisti di un lavoro di promozione e valorizzazione delle eccellenze della città e del territorio e che ci ha visto impegnati in iniziative sulle televisioni nazionali”.
A Filippo Orlandini, presidente di Ospitalità Estense, il compito di illustrare le iniziative a corollario: “Ricordo il consueto ed apprezzato concorso fotografico per immortalare gli scatti migliori della due giorni dedicato al meglio del motorismo storico (il regolamento è su www.automotostoricheferrara.it). Senza contare questa partecipazione crescente della città (e non solo) anno dopo anno con una concreta ‘attenzione anche alla solidarietà”. Tra gli sponsors non poteva mancare un importante realtà cittadina come Promotor Classic: ” Dobbiamo essere orgogliosi di questa kermesse che sempre di più si sta affermando come eccellenza nell’ambito del motorismo storico. Il valore aggiunto quest’anno è rappresentato dal gran premio Unicef città di Ferrara. Un’iniziativa che accosta la passione per i motori al valore della solidarietà. Non solo: contribuisce ad avvicinare i più piccoli al mondo dell’automobilismo, gettando le basi per una cultura della sicurezza che va coltivata fin dalla più tenera età” conclude Alessio De Angelis, amministratore delegato e pilota. Presenti in conferenza Marco Garbellini del Gruppo Trattoristi Ferraresi e Martin Dallago del Vespa Club ad illustrare con entusiasmo il loro intervento nel fine settimana.
Dunque non solo auto da sogno del passato più o meno recente: infatti saranno visibili anche trattori, vespe, go -kart e biciclette d’epoca. Insomma il mondo a due e quattro ruote invade il cuore di Ferrara per la gioia di bambini, giovani, famiglie e…ragazzi di una volta.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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