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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Incontro oggi in viale Aldo Moro sulla situazione dello stabilimento di Pontecchio Marconi (Bologna). Siglato un verbale di accordo per un anno di “solidarietà” mentre l’azienda proseguirà con il piano di investimenti. L’assessore Palma Costi: “L’accordo di oggi è la dimostrazione che si può dialogare con le multinazionali, si possono trovare accordi nell’interesse dei lavoratori, dell’azienda e del territorio”.

Bologna – Verso il contratto di solidarietà per 362 dipendenti della Kemet di Sasso Marconi (Bologna) che consente alla azienda di completare gli investimenti previsti. È questo in sintesi quanto emerso dal tavolo regionale sulla Kemet Electronics Italia Srl dove oggi pomeriggio in Regione, si è ha fatto il punto sulla situazione sullo stabilimento di Pontecchio Marconi. All’incontro – convocato dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – sono intervenuti la Città Metropolitana di Bologna, il Comune di Sasso Marconi, i rappresentanti dell’azienda, le rappresentanze sindacali aziendali assistiti da Fim-Cisl e Fiom-Cgil. Al termine dell’incontro è stato siglato un verbale di accordo.
«La Regione continua a lavorare, impegnando risorse e azioni, a sostegno di iniziative volte a mantenere e creare occupazione nel nostro territorio: l’obiettivo generale resta quello di creare le condizioni perché possano consolidarsi e svilupparsi le imprese esistenti ed insediarsi nuove attività. L’accordo raggiunto oggi rappresenta un esempio di buone relazioni tra azienda, una multinazionale, e le parti sociali. Accordo utile – ha sottolineato l’assessore regionale Palma Costi – alla salvaguardia occupazionale e al sostegno del piano industriale aziendale necessario per affrontare le sfide della competizione futura. È la dimostrazione che si può dialogare con le multinazionali, si possono trovare accordi nell’interesse dei lavoratori, dell’azienda e del territorio: con responsabilità e condivisione insieme si posso affrontare le difficoltà».
Nell’Accordo si evidenzia che l’azienda proseguirà con il piano di investimenti prevedendo che una parte di quelli previsti oggi non siano oggi più prioritari in funzione delle variazioni del mercato poiché le nuove tecnologie e le scelte industriali dei clienti finali rendono necessarie successive e costanti rivalutazioni. Per questo Kemet sta esplorando e testando nuove produzioni e ambiti di mercato e entro il mese di maggio 2016 sarà avviata una verifica specifica sui test contestualmente alla presentazione delle linee generali dell’aggiornamento del piano industriale.
Per accompagnare questo percorso di investimento e sviluppo, compatibilmente con i tempi tecnici, è stato firmato con le organizzazioni sindacali nel verbale di accordo per un Contratto di Solidarietà della durata di 12 mesi per un massimo di 362 dipendenti coinvolti. Al termine del Contratto di Solidarietà, e comunque non oltre il novembre 2016, Kemet valuterà la situazione produttiva e di mercato al fine di esaminare l’eventualità di fare ricorso a ulteriori strumenti. Le parti mensilmente esamineranno lo stato di applicazione dell’accordo.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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