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Da: Sindaco, Comunicazione

“Una fake news messa in giro ad ad arte per screditare la mia immagine. Una bugia che in pochi minuti ha fatto il giro dei social e che mi ha procurato offesa e danno. La notizia che io abbia nel mio ufficio una effige di Italo Balbo è ovviamente completamente falsa. Mai mi permetterei di connotare gli spazi della sede municipale con qualsiasi effige o stemma che richiami il periodo storico del fascismo, nè di nessun’altra epoca connotata politicamente. Si tratta di rispetto istituzionale, un rispetto che ritengo dovuto e che applico quotidianamente molto più di tanti altri politici o ex amministratori che si ritengono spesso al di sopra di tutto e di tutti. Un rispetto istituzionale che certamente è mancato a chi ha fatto circolare questa fake news senza nemmeno verificarla e senza mai, e ripeto mai, essere entrato nel mio ufficio per vedere con i suoi occhi quali immagini io abbia alle pareti. L’episodio, gravissimo, tanto più perché messo in opera da un dipendente comunale ed ex consigliere provinciale Pd, Pier Luigi Guerrini, è già stato preso in mano dal Responsabile del personale che provvederà nei modi dovuti. Da parte mia, appena informato dell’ennesimo tentativo di gettare discredito sulla mia persona, ho telefonato direttamente al detrattore chiedendogli ragione della calunnia. Ovviamente il dipendente in questione non ha saputo dare spiegazioni del suo gesto, se non un banale e inaccettabile “è una voce che gira”. Come se questo bastasse per costruire accuse da lanciare sui social, destinate a danneggiare la mia immagine istituzionale e a farmi apparire diverso da quello che sono ovvero un amministratore di parte e non attento alle esigenze di tutti. Chi mi conosce sa benissimo che questa è invece una mia caratteristica e che io mi ritengo il vicesindaco di tutti, senza pregiudizi. Dopo la mia telefonata, il dipendente cercando di rimediare ha rettificato sui social dichiarando infondata la sua affermazione.

 Questo grave episodio rende, comunque, chiaro il clima, anche interno all’amministrazione, a cui io e gli altri assessori siamo sottoposti tutti i giorni. Un clima negativo, carico di odio e rancore che porta a diffamare senza prove ad offendere senza motivo. La nostra colpa? Aver ottenuto la fiducia dei cittadini e voler cambiare Ferrara in meglio dopo 70 anni di monocultura di una certa sinistra. La mia risposta? Come sempre l’impegno a fare sempre meglio per il bene della città.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it