Skip to main content

 

da: Italia Nostra – sezione di Ferrara 

Ferrara, 3 maggio 2021 

La cura del complesso ambientale e monumentale delle Mura

 Nell’ottobre 2020 con una lettera al Sindaco, Italia Nostra esprimeva soddisfazione per la decisione dell’Amministrazione Comunale di procedere alla manutenzione straordinaria di un chilometro di mura ogni anno, ma anche preoccupazione per i criteri e le modalità d’intervento, auspicando che si intervenisse sulla base del manuale tecnico predisposto in occasione del restauro generale delle Mura, restauro unanimemente riconosciuto di grande qualità.
Italia Nostra ricordava inoltre che il progetto Mura non era stato del tutto realizzato, soprattutto nelle proposte progettuali finalizzate a ridare continuità all’intero percorso della cinta muraria, chiedendo su questo l’orientamento della attuale Amministrazione anche cogliendo l’occasione della revisione del piano urbanistico generale e l’opportunità del recovery plan.
Italia Nostra ribadiva inoltre la necessità di istituire un osservatorio permanente composto di esperti, una sorta di “Opera delle Mura”, per salvaguardare in modo adeguato un organismo monumentale-ambientale-urbanistico, indissolubilmente legato al parco urbano, così complesso, ma anche tanto importante per la qualità della vita nella città. A quella lettera fece seguito una risposta cortese dell’assessore Maggi, ma senza alcun esito concreto.

Numerosi episodi che coinvolgono il complesso delle Mura, alcuni dei quali molto preoccupanti, inducono ora con forza a riproporre i contenuti di quella lettera:

  • l’abbattimento contemporaneo di 12 robinie pluridecennali, alcune delle quali apparentemente sane ad un esame visivo dei tronchi recisi, sul terrapieno di via Baluardi ha distrutto, ben che vada per decenni, l’importante effetto paesaggistico del filare
  • il progetto Mura aveva giustamente liberato il vallo (un tempo occupato dall’acqua) dalla vegetazione infestante per favorire la visibilità anche a distanza della cerchia muraria, salvaguardando soltanto alcune presenze arboree importanti come zone d’ombra lungo i percorsi; ora, perseverando nell’errore già commesso sul lato nord, si stanno piantando a caso, soprattutto nel vallo sud, alberi di ogni tipo, senza alcun sensato o riconoscibile criterio paesaggistico
  • è comparso l’uso di erba sintetica in una zona attrezzata per esercizi ginnici su un tratto del terrapieno delle mura rinascimentali, che aggiunge dubbi di coerenza con il Progetto Mura a quelli già manifestati in occasione degli interventi alla porta dell’Amore e ai fornici di via Azzo Novello
  • sorge forte il dubbio che la manutenzione del primo chilometro di mura sia iniziata senza campionature preventive di finitura e di stuccatura che, sulla base delle linee guida, possano garantire un risultato unitario e coerente all’immagine dell’intera cerchia muraria
  • il proliferare di vegetazione su lunghi tratti della cortina muraria rischia di aggravarne rapidamente il degrado, richiamando la necessità di non abbandonare la manutenzione ordinaria.

Italia Nostra, legittimata dall’importante ruolo avuto in passato per il recupero delle Mura, chiede all’Amministrazione Comunale attenzione e risposte alle proposte e ai motivi di  preoccupazione  sopra esposti.

Il Consiglio Direttivo della sezione di Italia Nostra di Ferrara

 

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it