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Da: Istituto Gramsci Ferrara

SALA AGNELLI ORE 17-18.30 IN STREAMING

dal CANALE YOUTUBE DELLA BIBLIOTECA ARIOSTEA o DAL SITO DI ARCHIBILIO: https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg
http://www.artecultura.fe.it/index.phtml?id=235

 

MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 ORE 17-18.30

“PER UNA SCUOLA DI RELAZIONE”

Ne parlano ANDREA GANDINI E MAURO PRESINI

Introduce Roberto Cassoli

La scuola italiana, dopo decenni in cui, specie alle elementari, aveva primeggiato nel mondo, è in declino. L’apprendimento da istruzione e nell’aula può essere integrato da altre forme come la scuola all’aperto con una didattica da sperimentazione che ne innalzi la qualità. La stessa «comunità educante» che vive attorno alle scuole è una fonte di apprendimento. Per gli studenti degli ultimi anni delle superiori si potrebbe avviare una «terza didattica» (insieme all’aula e all’online) con stage nei luoghi di lavoro, superando i limiti dell’alternanza scuola-lavoro fatta in passato. Per questo serve il «docente di accompagnamento» che, dialogando e rispondendo al docente di classe (titolare del risultato formativo), svolge il complesso lavoro di accompagnamento in azienda.

A cura dell’Istituto Gramsci

 

VENERDÌ 26 FEBBRAIO ore 17-18.30

UN’ETICA PER IL FUTURO, HANS JONAS E IL PRINCIPIO RESPONSABILITÀ

Relatore NICOLA ALESSANDRINI

Con la partecipazione di MARCO BERTOZZI

Introduce ROBERTO CASSOLI

Per la prima volta nella storia umana, una tecnica illimitata è in grado di minare le sorti dell’intera biosfera. La vulnerabilità della natura davanti all’intervento dell’uomo richiede un nuovo modello di etica, non più declinato al presente ma che sappia promuovere un nuovo genere di umiltà verso la natura e le generazioni future. È da questo assunto lungimirante che prende corpo Il principio responsabilità di Hans Jonas, un’opera che, ad oltre quarant’anni dalla sua pubblicazione, solleva ancora questioni etiche cruciali e irrisolte.

A cura dell’Istituto Gramsci

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it