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Intervento in Via Faccini a Cesta

Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

INTERVENTO IN VIA FACCINI A CESTA
Si darà continuità al camminamento pedonale, liberandolo dai rifiuti

Un percorso pedonale interrotto e un sito di abbandono dei rifiuti. Nella mattinata di lunedì 15 febbraio è iniziato l’intervento per far fronte a queste due problematiche da troppo tempo presenti in via Faccini a Cesta.
All’inizio della strada, in corrispondenza del civico 2, il marciapiede si arresta per lasciare spazio a una fascia di vegetazione incolta e cresciuta a dismisura, divenuta riparo per chi volesse depositare ogni genere di rifiuto, ‘complice’ la presenza di una campana per la raccolta del vetro. L’operazione è cominciata proprio dal contenitore del vetro, che è stato spostato in un’altra area, aperta e al servizio di alcune palazzine. Quindi gli operatori del Comune di Copparo e di Patrimonio hanno messo mano alla pulizia dei grandi cespugli e degli alberi secchi, in gran parte aggrovigliati alla rete che delimita un caseggiato e che sarà ripristinata. Verrà così liberato il camminamento pedonale, il cui tracciato sarà definito con la posa di stabilizzato e reso accessibile grazie alla rimozione del parapetto in ferro che attualmente segnala l’interruzione del marciapiede in direzione di via Baroncini.
«Si tratta di un intervento di buonsenso, che sana una situazione di degrado e migliora la qualità della vita dei residenti – spiega l’assessore Massimo Baraldi, che ha delega a Decentramento e frazioni, Ambiente, Territorio -. Non si poteva certo più tollerare un simile stato, che negli anni si è aggravato determinando una condizione di incuria, a causa degli abbandoni e della vegetazione trascurata, e di pericolo, obbligando i pedoni a scendere dal marciapiede e percorrere un tratto di strada, la cui banchina era peraltro intralciata da rifiuti e verde. I lavori saranno completati nel corso della settimana: daranno continuità al percorso pedonale che conduce fra l’altro alla farmacia e al vicino esercizio, poi più avanti fino alla chiesa, e restituiranno ordine e pulizia a questa parte di via Faccini».

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PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)