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da: organizzatori

In relazione al tema del Fondo per la Non autosufficienza e delle relative decisioni assunte nel Distretto centro Nord, come Assp (Azienda Speciale Servizi alla Persona) e Unione Terre e Fiumi abbiamo operato le nostre scelte, partendo da un’attenta analisi e valutazione delle risorse e avendo come obiettivo quello di privilegiare azioni di contenimento della spesa che permettessero un impatto minimo sui servizi socio-sanitari garantiti oggi ai cittadini del dei 6 Comuni dell’Unione.

Le scelte che abbiamo deciso di mettere in atto nel nostro territorio sono scelte di sostenibilità, che permettono il mantenimento dei servizi essenziali e un livello di investimento e innovazione sostenibile solo nel lungo termine.

Le valutazioni fatte dai Sindaci dell’Unione Terre e Fiumi e dall’Azienda Assp, prevedono, sul nostro territorio, la rivisitazione dei Piani Assistenziali individuali, per una riprogettazione degli interventi e una verifica di ciò che realmente viene fruito e serve ai nostri utenti, da parte degli assistenti sociali di Assp; una conferma dei posti letto attivati e il monitoraggio/erogazione di Assegni di cura, in collaborazione con l’azienda Ausl di Ferrara, responsabile delle risorse e in una rivisitazione delle progettualità trasversali inerenti il servizio di assistenza domiciliare e le attività di coesione sociale.

Un’economia di gestione, non stimabile oggi se non con approssimazione, dovrebbe comunque prodursi dall’adozione di un Regolamento sui Servizi Assistenza Domiciliare pasti e prestazione, di recente licenziato a livello distrettuale, che allinea le tariffe di co-partecipazione alle nuove soglie Isee 2015.

Così come da noi espresso negli incontri del Distretto Centro Nord, diventa ormai improcrastinabile una revisione delle modalità e degli strumenti di una Programmazione sociale e socio sanitaria, che deve tenere conto sicuramente dei nuovi bisogni, ma che sia misurata alle reali risorse a disposizione con un più preciso utilizzo del Fondo per la Non autosufficienza sui servizi essenziali.

Nicola Rossi
presidente Unione Terre e Fiumi

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it