Interpellanza sulla redazione del Piano Urbanistico Generale
Da: Gruppo Azione Civica
premesso che
l’aggiornamento continuo degli strumenti urbanistici generali è necessario soprattutto in
momenti di crisi economica e di difficoltà del mondo imprenditoriale e delle famiglie, non solo
per rispondere alle opportunità e alle richieste che possono emergere dal mondo privato, ma
soprattutto per indirizzare le politiche di sviluppo di un territorio e mettere a sistema tutti gli
aiuti, gli incentivi e gli strumenti individuati dagli enti pubblici statali, regionali e comunali;
che nel 2018 la Regione Emilia-Romagna ha emanato la nuova legge urbanistica (L.r.24/2017)
che impone ai Comuni la redazione del Piano Urbanistico Generale da attivare entro dicembre
2020 e da approvare entro dicembre 2023, con termini perentori la cui disattesa porterebbe a
blocchi dell’attività urbanistica ordinaria; la legge si concentra sul favorire la rigenerazione
urbana eliminando le espansioni nel territorio e preservando il suolo, sulla qualificazione
della città esistente e sulla semplificazione procedurale;
che per Ferrara il PUG è necessario in quanto consentirebbe di mettere a sistema tutte le
misure introdotte negli ultimi anni sull’incentivo alla rigenerazione e riqualificazione urbana,
sul riuso degli edifici, tutte le agevolazioni per le imprese e il tessuto imprenditoriale, tutte le
semplificazioni per i cittadini, e rappresenta lo strumento necessario per affrontare le
tematiche ambientali, di rischio e di opportunità, verso la transizione ecologica;
rilevato che
il nostro territorio ha bisogno più che mai di una cornice programmatoria e di indirizzo,
capace di contenere anche molti dei programmi strategici e dei progetti operativi scritti nel
Documento Unico di Programmazione di questa Amministrazione;
che il Comune di Ferrara, grazie al grande lavoro fatto negli anni scorsi, ha tutte le condizioni
per poter realizzare il PUG con tempistiche e modalità veloci ed efficaci: il personale tecnico.

Sostieni periscopio!
Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)