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Forza Italia
Gruppo Consiliare

Ferrara, 20.07.2018

Ill.mo Sig. Sindaco del
Comune di Ferrara

La sottoscritta Consigliere Comunale Paola Peruffo INTERPELLA il Sig. Sindaco e per esso l’Assessore delegato:
PREMESSO

che il 9 maggio u.s. AFM ha organizzato, in accordo con l’azienda Ener Zona, l’evento-incontro pubblico dal titolo “Giovani e in forma: alimentazione anti age” incentrato sui presunti benefici della c.d. Dieta Zona;

che l’evento in questione si è svolto presso il Torrione di San Giovanni, immobile comunale in concessione all’associazione “Jazz Club Ferrara”;

che l’incontro ha visto la partecipazione di Barry Sears, nutrizionista, ideatore della Dieta Zona e fondatore e titolare della sopra citata società Ener Zona;

che nella nostra provincia esistono problemi di obesità, legati in particolare alle fasce meno abbienti della popolazione, così come evidenziato dall’ultimo Piano Socio Sanitario del Distretto Centro Nord;

CONSIDERATO
che un evento dello stesso tipo e con gli stessi ospiti (Barry Sear e azienda Ener Zona) era stato organizzato, sempre da AFM, presso lo stesso stabile, due anni fa, precisamente nell’aprile del 2016,
che la dieta zona riscuote un netto scetticismo da parte di medici e dietologi specializzati a livello internazionale. I motivi di tale scetticismo sono dovuti al fatto che la dieta a zona, nella maggior parte dei casi, non è per nulla bilanciata: un regime alimentare con un tasso proteico troppo alto può infatti provocare seri danni ai reni, per non parlare di un possibile accumulo di acido urico che può portare al conseguente sviluppo di un’uricemia elevata e della gotta. Inoltre, insieme a un’elevata percentuale di grasso, tale dieta potrebbe far aumentare pericolosamente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari nei soggetti che la praticano;
TENUTO CONTO
che l’atto del Comune di Ferrara relativo alla concessione del Torrione di San Giovanni all’Associazione Jazz Club Ferrara (Prot. Gen. n. PG-2017-78694) al punto10 stabilisce che “La presente concessione ha carattere personale. Il concessionario, salvo autorizzazione del Comune, come in appresso specificato, non può cedere i locali a terzi. La ragione ed il motivo rilevante essenziale della presente concessione è che il bene concesso sia adibito esclusivamente all’uso convenuto di cui sopra, ciò comporta che la concessione decadrà qualora il concessionario, o eventuali aventi causa, senza il preventivo assenso scritto dell’Amministrazione concedente, modifichi l’utilizzo come sopra stabilito, con immediato obbligo di restituzione dell’immobile”;
TUTTO CIÒ PREMESSO

La sottoscritta Consigliere Comunale INTERPELLA il sig. Sindaco per sapere:

se è a conoscenza dei fatti sopra descritti;

se non ritenga un’operazione sbagliata che un’azienda a partecipazione pubblica-comunale, presso un edificio comunale, promuova un metodo di dieta su cui ci sono forti e motivati dubbi da parte della comunità scientifica internazionale, con potenziali rischi per la salute delle persone;

se non ritenga poco etico che un’azienda comunale come AFM, per affrontare il tema delle corrette diete alimentari si affidi a un’azienda multinazionale, promuovendo prodotti costosi che le fasce di cittadini con reddito basso difficilmente possono permettersi,

quale Assessorato del Comune di Ferrara ha autorizzato esplicitamente l’utilizzo dell’immobile Torrione San Giovanni per tale scopo, prettamente commerciale-pubblicitario, a vantaggio di un’azienda specifica, attraverso una tipologia d’uso dell’immobile completamente differente rispetto a quanto stabilito dal contratto di concessione;

quale, tra i soggetti coinvolti, abbia sostenuto le spese del buffet connesso all’evento

Con Osservanza

Si richiede risposta scritta

La Consigliere Comunale FI
Dott.ssa Paola Peruffo

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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