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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Un’altra tappa del percorso di crescita del territorio è stata raggiunta nel pomeriggio con l’inaugurazione del canile municipale, oggetto di un recente, importante intervento di riqualificazione. La struttura, sita in via della Corriera Antica, località Logonovo al Lido degli Estensi, grazie a lavori di ampliamento realizzati in virtu’ di un contributo regionale, che ammonta a 150mila euro, ambisce a divenire un punto di riferimento non solo per i residenti, ma anche per i turisti. Facendo gli onori di casa insieme ai gestori del Centro di protezione cane di Migliaro, che si sono aggiudicati il bando di gestione del canile, il sindaco Marco Fabbri ha ringraziato la dirigente Giuseppina Pascale e tutti gli altri funzionari e dipendenti dei Servizi Sociali e del settore Lavori Pubblici per l’impegno profuso a dare attuazione al progetto.
Il Sindaco ha poi espresso parole di stima e di gratitudine verso i volontari che prestano il loro servizio gratuito nel canile, dedicandosi al benessere e alla cura dei suoi ospiti a 4 zampe. “Questo è un intervento atteso, che abbiamo ereditato, ma che rischiava di perdere il contributo regionale – ha sottolineato il Primo cittadino -. La consigliera regionale Marcella Zappaterra, che ringrazio per la sua presenza, ha sostenuto il progetto da Presidente della Provincia, consentendo poi che venisse mantenuto dalla nuova amministrazione regionale.” Il canile municipale, grazie a nuovissimi box e ad un ampio parco verde ombreggiato, si pone come fiore all’occhiello tra i servizi offerti dal Comune di Comacchio. “Vogliamo aprirci ai turisti – ha aggiunto il Sindaco – con servizi che mancavano sul territorio. Saranno organizzati, corsi, dimostrazioni di agility dog, iniziative aperte ai residenti, ma anche a coloro che trascorrono qui le loro vacanze.” Il rappresentante legale del canile municipale, Alberto Rodolfi, dopo aver ricordato che negli ultimi tempi il randagismo si è notevolmente ridimensionato, ha specificato che “strutture come questa sono indispensabili. Il canile deve tuttavia essere un sito valoriale, -ha aggiunto Rodolfi – piuttosto che un luogo dove dare sfogo a sentimenti pietistici.” Rodolfi dopo essersi unito ai ringraziamenti del sindaco, ha espresso cenni di riconoscenza verso i veterinari dell’Asl e privati che collaborano con la struttura, citando in particolare la dottoressa Anna Maria Ventura, medico veterinario comportamentista, che darà il via ad un ciclo di lezioni ed iniziative, tese a migliorare il rapporto uomo-cane. La consigliera regionale Marcella Zappaterra, in rappresentanza dell’Assessore regionale Sergio Venturi, ha voluto soffermarsi sulla legislazione della Regione Emilia Romagna, attenta ai bisogni e al benessere degli animali. “Questo luogo deve rimanere di passaggio, di transizione per i cani – ha sottolineato la consigliera regionale -. L’obiettivo è curare le adozioni. I turisti ed i residenti devono frequentare questo bel posto verde, nel quale possono innamorarsi di un cane e decidere di adottarlo.” Zappaterra infine ha plaudito alla tenacia e alla determinazione del Sindaco Marco Fabbri per far sì che il contributo regionale non andasse disperso e consentisse di dare piena attuazione al progetto di riqualificazione e di ampliamento del canile comunale. Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il Comandante del NORM del Comando Compagnia Carabinieri di Comacchio, Tenente Andrea Coppi, il Comandante della Stazione del Lido degli Estensi, Maresciallo Pasquale Martino, il Comandante della Stazione del Corpo Forestale dello Stato di Comacchio, Ispettore Giovanni Stravaganti, l’Assessore ai Lavori Pubblici Stefano Parmiani, la Dirigente del Settore Politiche Sociali, Giuseppina Pascale con i funzionari Alessandra Avanzi e Mario Ferioli. Prima del taglio del nastro con una folta rappresentanza dei volontari che operano nel canile e di quelli che si prendono cura delle colonie feline sul territorio, è intervenuta anche Evelyn Cinti, educatrice cinofila ed operatrice del canile. “Ringrazio le volontarie ed il Comune per la bella collaborazione che si è instaurata – ha commentato Evelyn -. Questa è una bellissima struttura. Anche durante i lavori di ampliamento si è creato un bel lavoro di squadra – ha aggiunto l’operatrice – e sono stati recepiti i consigli per la migliore custodia dei cani.” 21 sono gli ospiti a 4 zampe della struttura, che si è dotata di una nuova, ampia area adibita a pensione temporanea, denominata “Fido resort.” Coloro che per motivi di lavoro o di salute intendono fruire del nuovo servizio, possono lasciare in affido temporaneo i propri cani per periodi non superiori ai 30 giorni. Il servizio, rivolto anche ai turisti in vacanza ai lidi, comprende, oltre alla cura quotidiana dell’animale e all’alimentazione, anche lo sgambamento giornaliero. Per tutte le informazioni il canile municipale risponde al numero 0533-326496.
Per adozioni ed informazioni sul volontariato in canile, si suggerisce di consultare la pagina Facebook:
https://www.facebook.com/amici.canile.lido.estensi/?fref=ts

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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