Skip to main content

Il 5 settembre torna la manifestazione dai grandi numeri che combina moda e spettacolo. Dodici le imprese sul palco, che seguirà il filo conduttore del connubio tra Ferrara “città da Oscar” e il cinema
Immaginario, creatività e bellezza protagoniste
della 12a edizione de La Moda in Castello Cna

Sarà dedicata all’immagine e al contributo di Ferrara alla storia del cinema l’edizione 2018 – la dodicesima – de La Moda in Castello Cna, prestigiosa manifestazione di moda e spettacolo che richiama, ogni anno, numeri importanti e un pubblico da grandi occasioni. L’appuntamento, dal titolo “Ferrara e il cinema …. Una storia da Oscar”, è per mercoledì 5 settembre, alle 21, in piazza Castello a Ferrara e già c’è molta attesa per questo importante e atteso evento, edizione 2018, realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Ferrara e la direzione artistica di Made Eventi; media partner Suono e Immagine e Telestense. Presentano la serata il regista e attore Stefano Muroni e la presentatrice televisiva Serena Miller.
Cna e Cna Federmoda continuano, dunque, coerentemente nell’impegno volto a rendere protagoniste le imprese del settore moda, valorizzandone le diverse specializzazioni, le risorse di perizia, eleganza, fantasia e creatività, che incarnano le migliori qualità dell’artigianato e dalla piccola impresa made in Italy. Lo ha sottolineato il presidente provinciale della Cna Davide Bellotti, illustrando le novità de La Moda in Castello 2018, nella conferenza stampa alla quale hanno preso parte, inoltre, il direttore Cna Diego Benatti, la presidente e la responsabile di Cna Federmoda Laura Vallieri e Linda Veronese, l’assessore al commercio Roberto Serra e Alessandro Pasetti di Made Eventi, società alla quale che cura la direzione artistica dell’evento.
Come ha puntualizzato la presidente Federmoda Laura Vallieri, La Moda in Castello rappresenta sempre più uno strumento per mostrare la vitalità ed eccellenza del sistema moda ferrarese, in leggera ripresa dopo la crisi degli ultimi anni. Ma anche – ha puntualizzato il presidente Bellotti – per lanciare idee forti sull’idea di un nuovo possibile modello di sviluppo di Ferrara, in grado fare leva sulle risorse ed eccellenze e sullo stretto intreccio tra tra sistema produttivo, cultura e arte.
Sono 12 le aziende che sfileranno presentando un anticipo delle proprie collezioni autunno – inverno: Acconciature Paola Lui&Lei (bellezza e benessere – Ferrara); Atelier Il Sogno (abiti da sposa, sposo e cerimonia – Ferrara; Avéva (bracciali, cinture e pendenti – Voghiera); Bellessere (intimo specializzato curvy, sportivo e per le grandi occasioni – Ferrara); Cappelli Ricami (ricami all’avanguardia per l’alta moda – Bondeno); Emma B. Taglie comode (abbigliamento donna linee confortevoli – Ferrara); Gioielli Scaroni (gioielleria – Migliarino); Inpell Pelletteria (cinture in pelle e accessori artigianali – Ostellato); Interno4 (abbigliamento e accessori donna – Ferrara; Maison blanche (total look donna elegante e ricercato – Lido degli Estensi); Pelled’oca (abbigliamento donna da occasione e cerimonia – Ferrara); Rondina Store (abbigliamento e calzature donna, uomo, bambino – S. Bartolomeo in Bosco).
La serata avrà, come sempre, un ritmo spumeggiante e di effetto, tra moda e spettacolo ripercorrendo, come ha spiegato Pasetti, le suggestioni dello stretto legame tra Ferrara, “città da Oscar”, e la storia del cinema. Nel corso della serata saranno presentati 10 film di cineasti ferraresi, girati a Ferrara, o comunque legati al nostro territorio, che faranno da filo conduttore della sfilata dei capi moda del prossimo autunno – inverno, di accessori e gioielli dalle linee preziose e innovative. I contributi artistici sono affidati a personalità di spessore come quella della musicista politstrumentista, violinista e vocalist Anna Nash e di Paolo Zanarella, musicista eclettico, protagonista di singolari performance con il suo pianoforte. Le colonne sonore sono affidate a ad Enrico Foli. L’organizzazione della sfilata è della società Made Eventi, la regia di Sandra Baggio, service ed effetti speciali a cura di Suono & Immagine, ideazione e montaggio dei video clip, Stefano Muroni. Gli sponsor della manifestazione: BPER Banca, Soenergy – Energia più vicina, UnipolSai Assicurazioni, Estense Motori, Fiditalia, Fitalog, La Brasiliana.
Attenzione: per quanti non potranno essere presenti alla serata di mercoledì, o vorranno rivederne i momenti salienti, lunedì 10 settembre, alle ore 21, andrà in onda sulla emittente televisiva Telestense e TeleFerrara La Moda in Castello in versione integrale.

Da: CNA Ferrara

tag:

CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it