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Da: Addetto Stampa Prefettura di Ferrara

Il Prefetto Michele Campanaro ha ricevuto oggi a Palazzo Giulio d’Este il nuovo Comandante del Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico, Gen. D.A. Claudio Gabellini, accompagnato dal Comandante uscente, Gen. D.A. Antonio Conserva.
Al Generale Conserva il Prefetto Campanaro ha rivolto sincere parole di ringraziamento per l’impegno e l’alta professionalità dimostrati negli anni di servizio a Ferrara, insieme con i migliori auguri per il nuovo prestigioso incarico presso lo Stato Maggiore della Difesa a Roma, come Capo Ufficio Generale per la Pianificazione e Programmazione Bilancio.
L’incontro con il Generale Gabellini, proveniente dal Comando Nato Aircom di Ramstein in Germania, oltre alle tradizionali espressioni augurali, ha costituito l’occasione per un primo scambio di conoscenze, utile a gettare le basi per una rinnovata, profonda collaborazione istituzionale, anche in relazione ai molteplici e sempre più radicati rapporti che legano il capoluogo al personale dell’Aeronautica Militare di stanza nelle basi operativa e logistica di Poggio Renatico e Ferrara, strutture di rilevanza fondamentale per la sicurezza dello spazio aereo nazionale ed europeo.
“Nel formulare al Generale Gabellini un caloroso benvenuto nel nostro territorio ed i migliori auguri di buon lavoro, desidero esprimere il mio più vivo compiacimento per il lavoro svolto dal Comando Operazioni Aeree (COA) di Poggio Renatico, la cui presenza in questa provincia è connotata da storici e profondi legami di vicinanza con la popolazione locale”, ha sottolineato il Prefetto nel corso dell’incontro. “Ritengo fondamentale – ha proseguito il Rappresentante del Governo – il ruolo del Aeronautica Militare, cui la comunità ferrarese e la Nazione tutta sono profondamente grate per lo sforzo profuso quotidianamente, non solo nell’azione di difesa dello spazio aereo nazionale, anche nel più ampio contesto operativo che fa capo all’Alleanza atlantica, ma anche nell’insostituibile funzione di supporto alle attività di soccorso alla popolazione al verificarsi di calamità naturali”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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