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Da: Ella Studio

Il 24 novembre 2016 dalle 10.00 a Palazzo Bellini di Comacchio (FE), il convegno organizzato dal Consorzio Visit Ferrara sulle tendenze del mercato e nuove prospettive per il Parco del Delta del Po. Ci sarà anche il Ministro Dario Franceschini.

I paesaggi unici, gli specchi d’acqua su cui si riflette la ricca vegetazione del Parco del Delta del Po attirano sempre più turisti che concepiscono la vacanza come un’esperienza di rigenerazione nella natura. Si tratta non solo di visitatori italiani, ma anche stranieri, che soprattutto dalla Germania e dai Paesi Bassi scelgono Comacchio e il suo sorprendente territorio per vivere vacanze all’aria aperta, godendo del soggiorno in campeggi e villaggi, di servizi sempre più all’avanguardia e del contatto con un mondo naturale unico nel suo genere. Per comprendere quali sono le prospettive turistiche di Comacchio e del Parco del Delta del Po, il Consorzio Visit Ferrara – che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese – in collaborazione con Ascom Confcommercio, Faita FederCamping e Visit Comacchio, ha organizzato un convegno giovedì 24 novembre 2016, negli spazi di Palazzo Bellini di Comacchio, dalle 10.00 alle 12.30, sul “Turismo all’aria aperta, tendenze del mercato e nuove prospettive per il Parco del Delta del Po”. «Negli ultimi anni il Parco del Delta del Po sta avviando un percorso ambizioso ed importante che potrebbe portarlo a diventare una destinazione turistica di riferimento, la voglia di riscatto degli abitanti che vivono questo territorio unito ad una visione comune degli amministratori pubblici con gli operatori turistici sono il motore di questo cambiamento che ha già portato i primi risultati: il riconoscimento come Riserva della Biosfera Mab UNESCO – spiega Ted Tomasi, Vicepresidente del Consorzio Visit Ferrara ed imprenditore di riferimento del settore turistico – la proclamazione di Comacchio come Città del Birdwatching ed, inoltre, l’ultimo importante risultato ottenuto in riferimento alla candidatura a Capitale italiana della Cultura 2018. Dunque questo è un momento molto positivo per il territorio.
Occasione per sviluppare una strategia chiave che valorizzi ancora di più le opportunità offerte dal turismo all’aria aperta e parlare di scenari futuri, non solo in termini di promozione, ma anche in termini di sviluppo di nuovi posti letto». Con esperti, stakeholders, operatori del settore del turismo all’aria aperta e rappresentanti delle istituzioni, tra cui il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, saranno analizzati i servizi oggi offerti dal Parco del Delta del Po, le idee che possono attrarre nuovi investimenti e creare occupazione sul territorio, le nuove possibilità per le strutture turistiche.
Tra i protagonisti, oltre al Ministro Franceschini ci sarà Marco Fabbri, Sindaco del Comune di Comacchio, Tiziano Tagliani, Presidente della Provincia di Ferrara, Ted Tomasi, Presidente Visit Comacchio e Vicepresidente del Consorzio Visit Ferrara, Maurizio Vianello, Presidente nazionale FAITA FederCamping, Gianfranco Vitali, Presidente Ascom Comacchio e Presidente regionale FAITA, Stefan Thurn, caporedattore ADAC, Sergio Radaelli, Crippa concept, Valeria Minghetti, ricercatrice senior CISET – Università Ca’ Foscari Venezia, Roberto Vitali, presidente VillageForAll – V4A®. Modera il dibattito Davide Urban, Direttore generale Ascom Confcommercio Ferrara. Le conclusioni saranno affidate a Andrea Corsini, Assessore al turismo Regione Emilia- Romagna.

Per scaricare immagini in alta definizione:

http://ellastudio.it/comunicato-stampa/il- parco-del- delta-del- po-punta- sul-turismo-allaria- aperta/
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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