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da: ufficio stampa M5s Emilia-Romagna

Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione sulla riqualificazione del canale navigabile che da Ferrara arriva a Porto Garibaldi. “Anomalie che devono meritano di essere approfondite”.

Sbarca sui banchi della Regione il progetto dell’Idrovia ferrarese. Raffaella Sensoli, consigliera regionale del M5S, ha presentato una interrogazione per chiedere alla Giunta una valutazione dell’opera dopo le recenti polemiche che hanno riguardato l’Idrovia, in particolare le sue condizioni di navigabilità dopo una serie di interventi che hanno in parte modificato il progetto originario. L’intervento iniziale, infatti, prevedeva la riqualificazione del canale navigabile che da Ferrara, passando per il Boicelli ed il Po di Volano, con un percorso di 70 km, arriva a Porto Garibaldi, per consentire il traffico di natanti di classe V europea di navigazione (larghe fino a 12 metri e lunghe fino a 110 metri) e un investimento di circa 250 milioni di euro, 145 dei quali già attribuiti dal Ministero dei Trasporti alla Regione Emilia-Romagna che, a sua volta, ha individuato la Provincia di Ferrara quale stazione appaltante delle opere. A Porto Garibaldi è stato allargato il porto canale, dagli originali 30/35 metri fino ad 80 metri, compresa la realizzazione di due darsene per l’ormeggio di natanti da diporto mentre a Ferrara si è bandita una gara da 350mila euro per la realizzazione di un progetto preliminare per la rimozione delle ‘strozzature’ che ostacolerebbero il passaggio delle navi. “In entrambi i casi ci sono state anomalie che è giusto rilevare e sulle quali la Regione deve fare chiarezza – spiega Raffaella Sensoli – Dopo la fine dei lavori di Porto San Giorgio si siano riscontrati anomali fenomeni di allagamento del centro abitato a fronte di normali mareggiate, consuete per la zona, e stravolgimenti del moto ondoso che, penetrando nel porto canale, creava anche gravi difficoltà e problemi alle imbarcazioni ormeggiate. Per quanto riguarda Ferrara, invece, sembra sorprendente che una problematica così evidente venga presa in considerazione solo adesso, visto che gli interventi necessari potrebbero risultare assai gravosi e complessi”. Per questo nella sua interrogazione la consigliera regionale del M5S ha chiesto alla Giunta chiarimenti sia sui finanziamenti e sulle risorse necessarie per il completamento dell’opera anche alla luce degli interventi progettati e realizzati di recente, come la realizzazione di una massicciata all’imbocco del nuovo porto canale di Porto Garibaldi che lo ha riportato alla larghezza originaria. “Utilizzare le vie d’acqua interne per il trasporto merci è una strategia valida, che sosteniamo, ma qui il rischio è quello di trovarci di fronte a un inutile pozzo senza fondo inghiottitore di risorse pubbliche inutile perché insufficiente e inadeguata all’importante esigenza cui doveva rispondere – – conclude Raffaella Sensoli – Uno sperpero rimane uno sperpero, anche se impiegato su una corretta tipologia di trasporto da incentivare”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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