Skip to main content

Da ufficio stampa Apollo Cinepark

Un inizio settimana “coi fiocchi all’Apollo”. Per gli amanti dei film in lingua originale, lunedì 6 febbraio alle

ore 21.00 arriva “A United Kingdom”, di Amma Ansanto con Rosamunede Pike e David Oyelowo in inglese con i sottotitoli.. Tratto da una storia vera, la pellicola narra della storia del principe del Botswana Seretse Khama che nel 1947, in pieno aparheid, si innnamora e sposa l’impiegata britannica, Ruth Williams. Una storia d’amore contrastata e controversa, che condurrà la coppia ad un doloroso esilio.

Per il Grande Teatro al Cinema, lunedì 6 e martedì 7 alle ore 20.00, per l’Apollo presenta “Riccardo III” di William Shakespeare, con Ralph Fiennes e Vanessa Redgrave, dall’Almeida Theatre di Londra.

Riccardo III si colloca tra le opere giovanili di Shakespeare e, secondo gli studiosi, venne composta presumibilmente nei primi anni Novanta del ‘500. È proprio Riccardo III colui che, dopo aver perso la battaglia di Bosworth nel 1485, pronuncia una delle frasi più celebri di tutta la produzione del drammaturgo di Stratford-upon-Avon, «Un cavallo, un cavallo! Il mio regno per un cavallo!».

Per ottenere la corona, Riccardo (fratello di re Edoardo IV) è disposto a tutto. Descritto come uomo crudele, deforme, dotato di una mente perversa e di una sete di potere sfrenata, alla morte del re il tremendo personaggio di Shakespeare assume il ruolo di reggente,  in attesa che  il legittimo successore raggiunga la maggiore età. Ma per conservare il potere ai primi crimini se ne devono sommare altri. Finché proprio chi li ha compiuti non ne diventa la vittima… La tragedia, incentrata su questa potentissima figura di eroe negativo, è uno dei capolavori teatrali di tutti i tempi e ha dato vita alla “leggenda nera” che circonda la figura del sovrano inglese esasperando, molto probabilmente, la stessa realtà storica. Così nell’opera di Shakespeare Riccardo III diventa l’emblema stesso della malvagità, dell’egocentrismo e della brama di potere inducendo gli spettatori a confrontarsi con temi come l’immoralità, la violenza e la crudeltà.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it