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Da: DELTA 2000 

Le stazioni ferroviarie sono luoghi di passaggio non solo dei cittadini, ma anche di turisti e soprattutto nella visione strategica di organizzare il Delta del Po come una Destinazione per il turismo sostenibile, i collegamenti ferroviari connessi con altri mezzi (bici, bus ecc.) dovrebbero essere potenziati al fine di migliorare l’accessibilità con mezzi eco-sostenibili.
Migliorare gli ambienti delle piccole stazioni ferroviarie, diffuse nel territorio e a pochi km da ambienti straordinari, significa valorizzarle anche come punti di informazione del territorio e sui suoi servizi.
Con questi obiettivi il GAL DELTA 2000 ha emesso un bando a favore degli Enti Pubblici (Azione specifica Leader 19.2.02.2.B in attuazione della Misura 19 “Sostegno dello sviluppo locale LEADER” del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna.) per finanziare interventi pilota di miglioramento e di allestimento delle stazioni ferroviarie per farle diventare punti informativi sul territorio circostante e con informazioni sui collegamenti dalla Stazione per le varie destinazioni turistiche del Delta del Po e sulle loro opportunità di fruizione in barca, bici e con mezzi pubblici. In particolare i progetti da realizzare rappresentano esempi pilota dimostrativi attuati sulla base delle proposte vincitrici del Concorso di idee per la qualificazione delle stazioni ferroviarie dell’area Leader del Delta del Po parte emiliano-romagnola. Dai Comuni di Bagnacavallo, Conselice e Fiscaglia partono percorsi che consentono di visitare in bicicletta il Parco del Delta del Po, riconosciuto come Riserva MAB (Mand Biosphere) della Biodiversità dall’UNESCO, privilegiando pertanto mezzi eco-sostenibili.

I progetti presentati e tutti finanziati, per un importo complessivo di 100.000,00 € a fondo perduto finanziato al 100%, sono:
Nella tratta ferroviaria che collega Bologna a Ravenna, alla fermata di LAVEZZOLA il Comune di CONSELICE ha proposto un progetto sulla stazione di Lavezzola che prevede interventi sull’area esterna con un’installazione per postazione video che mostrerà le eccellenze con immagini e informazioni sul territorio oltre che una mappa dell’area Leader del Delta del Po e le informazioni sulle specie migratorie tipiche del Delta, verrà inoltre allestito uno spazio per le biciclette e una colonna di ricarica per bici elettriche;
il COMUNE DI BAGNACAVALLO, sempre nella tratta Bologna-Ravenna: nella stazione del Comune prevede la realizzazione di decorazioni con sagome di uccelli del Delta del Po nella sala d’attesa e all’esterno, oltre al posizionamento di totem informativi sulle destinazioni turistiche raggiungibili; propone inoltre l’installazione di una “cabina” con elementi tecnologici multimediali e punto per la custodia e ricarica delle biciclette elettriche;
il COMUNE DI FISCAGLIA: ha presentato 3 progetti che prevedono la valorizzazione di 3 stazioni: Migliarino, Migliaro, e Massa Fiscaglia situate lungo la linea ferroviaria Ferrara-Codigoro. Il progetto dal titolo “Incro-stazioni” conferisce alle stazioni una funzione nuova, quella di snodo del turismo sostenibile legato al Delta e cerca di introdurre elementi che, seppure realizzati in edifici tutti simili tra loro, tenda a differenziarli e a “identificarli” con un colore diverso: ogni giardinetto-sala d’attesa delle stazioni sarà ri-pavimentato e dotato di una pergola in legno ombreggiante con sedute, cestini e griglie porta-bici oltre che a cartelli informativi del Parco.

Si prevede la realizzazione effettiva dei progetti entro la prossima primavera/estate con l’auspicio che possano diventare parte integrante del paesaggio del Delta del Po e luoghi identificativi di accesso come Porte del Parco del Delta del Po.

Alcuni esempi di percorsi sostenibili che possono essere realizzati in modalità intermodale (treno, bici, barca) che partono dalle stazioni ferroviarie finanziate: Da Bagancavallo si snoda il percorso lungo il fiume Lamone Un percorso di 35 km una via d’acqua da percorrere lentamente scoprendo le bellezze di un territorio unico: la pianura rigogliosa, le valli bonificate, le lagune salmastre, la secolare Pineta di San Vitale, la foresta allagata di Punte Alberete – popolata da importanti specie di avifauna acquatica – fino a raggiungere la suggestiva duna costiera della foce del fiume, arrivando alla Pialassa della Baiona e proseguendo lungo la ciclabile da Marina Romea si arriva a Ravenna attraversando le località marine dei lidi nord ravennati.
Fiscaglia è una delle tappe del percorso lungo l’itinerario del Po di Volano che parte da Ferrara e attraversa Fiscaglia – Codigoro – Ostellato-Pomposa-Mesola con la possibilità di percorrere la ciclabile sino a Goro da dove partono itinerari in barca nella Sacca di Goro, visitare l’isola dell’amore, e volendo si può rientrare su Ferrara sulla tratta ciclabile Destra Po o prendere la ciclabile che va verso Comacchio, città dei Trepponti e del birdwatching.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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