Skip to main content

da: organizzatori

Madama Butterfly apre il Taormina Opera Festival il 7 luglio 2016 e verrà trasmessa in diretta satellitare dal Teatro Antico di Taormina in Europa e negli Stati Uniti – in differita – grazie a Rising Alternative: dalla Germania all’Irlanda dai Paesi Bassi alla Spagna, Svizzera, Repubblica Ceca, Polonia, Regno Unito… In Italia la diretta dell’opera di Giacomo Puccini coinvolgerà i cinema dei circuiti The Space Cinema, UCI Cinemas, Giometti Cinema e sale indipendenti.
Questo nuovo allestimento firmato da Enrico Castiglione, regista e scenografo di fama internazionale, vedrà sul podio Myron Michailidis mentre i protagonisti sono il soprano coreano Hye Miung Kang e il tenore Zoran Todorovic. Si tratta di artisti che calcano i principali palcoscenici di tutto il mondo, prescelti da Castiglione per le doti canore e attoriali, capaci di esaltare la resa di un vero e proprio film-opera. La nuova produzione si avvale degli abiti di scena disegnati dalla pluripremiata costumista Sonia Cammarata.
Una produzione esclusiva, per fare rivivere a una platea cosmopolita di esigenti appassionati la tragica e delicata storia della “tenue farfalla” con la celeberrima aria “Un bel dì vedremo”. L’allestimento è nella scenografica cornice del Teatro Antico di Taormina, Costruito agli inizi del VII sec. a.C., il teatro greco d’Italia più conosciuto e ammirato al mondo ospita rappresentazioni teatrali e operistiche e ogni anno è la sede del Festival Euro Mediterraneo.
Nagasaki, Giappone, primi anni del Ventesimo secolo. La geisha Cho-Cho-San, soprannominata Madama Butterfly, sposa un ufficiale della marina americana, Pinkerton, che la abbandona poco dopo le nozze. Butterfly dà alla luce un figlio e attende con pazienza il ritorno del marito. Ma Pinkerton ritorna dopo tre anni in compagnia di una giovane donna che ha sposato negli Stati Uniti. Messo al corrente dell’esistenza del bambino dal console Sharpless, è venuto per portarlo con sé in patria e dargli un’educazione occidentale.
Alla testa del Coro Lirico e dell’Orchestra Sinfonica Taormina Opera Festival ci sarà il rinomato direttore d’orchestra greco Myron Michailidis. Di alto livello il cast canoro, che vede nel ruolo del titolo il soprano coreano Hye Miung Kang, nuova stella della lirica, chiamata a incarnare la tenera geisha resa immortale dalla musa pucciniana. A interpretare Pinkerton, aitante e superficiale tenente della marina statunitense, sarà il celebre tenore serbo Zoran Todorovic, nome di punta della scena operistica internazionale. Nel ruolo di Sharpless, console americano a Nagasaki, c’è il baritono Piero Terranova, mentre l’affettuosa servente Suzuki sarà il mezzosoprano Annunziata Vestri. Nei ruoli di fianco, il mezzosoprano Anna Consolaro (Kate Pinkerton), il tenore Andrea Giovannini (Goro), il tenore Filippo Micale (il principe Yamadori), il basso Giovanni Di Mare (lo zio bonzo) e ancora Angelo Nardinocchi, Gonca Dogan, Lora Jeonghee, Silvia Lee.

MADAMA BUTTERFLY | TEATRO ANTICO DI TAORMINA
Musiche di Giacomo Puccini
Libretto di L. Illica e G. Giacosa
CAST ARTISTICO
DIRETTORE
REGIA E SCENOGRAFIE
COSTUMI
Myron Michailidis
Enrico Castiglione
Sonia Cammarata
PERSONAGGI E INTERPRETI
Cho-cho San
Pinkerton
Suzuki
Sharpless
Goro
Hye Myung Kang
Zoran Todorovich
Annunziata Vestri
Piero Terranova
Andrea Giovannini
Coro Lirico & Orchestra Taormina Opera Festival

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it