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da: Associazione Zone K

Il Circolo Arci Zone K di Malborghetto di Boara ospiterà venerdì 10 Giugno un altro prestigioso evento che vedrà protagonista il grande Paolo Benvegnù.
Cronoillogical Solitudo: “Canzoni dal vuoto all’altrove. Musica per Astronauti. Boxes.
Ultimi bagliori del Ventesimo secolo. Intuizioni per Figuranti Antropomorfi.
Metafisica della Differenza. Settanta minuti settanta dal 1965 al 2016.”
Così si chiama l’ultimo tour di Paolo Benvegnù, uno dei migliori autori del nostro paese, un vero artista della parola suonata. Anche Mina, si è accorta del suo talento e ha reinterpretato una sua canzone “io e Te”; i suoi brani sono stati cantati anche da Irene Grandi (“E’ solo un sogno”), Giusy Ferreri, Marina Rei (“Il mare verticale”).
Paolo Benvegnù è stato il chitarrista-cantante fondatore degli Scisma, imprescindibile gruppo alternative-rock italiano ormai sciolto, con cui ha registrato, prodotto e composto tre dischi su etichetta Parlophone-EMI. Dal 1996 al 2000 la band gardesana e’ stata vincitrice di Arezzo Wave, e unica band italiana prescelta per i Festival europei “Europa connection”, “Le primtemps de Bourges” (Francia), ha vinto il Premio Ciampi 1998, e svolto centinaia di concerti in Italia e in Europa.
Dopo lo scioglimento degli Scisma, Benvegnù si trasferisce a Firenze per collaborare con Marco Parente finendo per suonare nell’album dell’artista fiorentino “Trasparente”, uscito per Mescal/Sony.
Paolo Benvegnù diventa anche uno dei quattro cantanti del Presepe Vivente (cantante), spettacolo di e con David Riondino e Stefano Bollani.
Instaurato presto un forte legame con tutta la scena artistica contemporanea di Firenze, Benvegnù costruisce un proprio studio di registrazione a Prato, e parallelamente alla nuova carriera solista, inizia quella di produttore artistico con tantissimi album lavorati, tra i quali Perturbazione, Terje Nordgarden e Brychan.
Il brano di Paolo “E’ solo un sogno” viene inserito da Irene Grandi nel suo album del 2003, ed è stato anche incluso nel successivo “Best Of” di Irene in una versione live registrata con Stefano Bollani.
Nello stesso periodo Paolo Benvegnù stringe un accordo con le label toscane Santeria e Stoutmusic che pubblicano il suo primo album solista “Piccoli Fragilissimi Film”. Il disco diventa immediatamente un “classico” del panorama indipendente, ricevendo un ottimo riscontro di pubblico, recensioni entusiastiche e piazzandosi tra i migliori album del 2004.
L’album viene seguito da un lungo tour di oltre 150 date, che riceve il premio come “Miglior Tour 2004” al MEI e si conclude ad ottobre 2005 a Firenze, con un ambizioso spettacolo intitolato “Piccoli Fragilissimi Sport”.
A fine 2007 Paolo Benvegnù da alle stampe un nuovo EP sulla propria nuovissima etichetta “La Pioggia Dischi”, intitolato “14-19”, il disco crea grande attesa per il nuovo album “Le Labbra”, che esce a febbraio 2008 con distribuzione Venus.
L’album viene accolto immediatamente come uno dei migliori dischi italiani degli ultimi anni e viene accompagnato dal singolo de “il Nemico”, presentato live anche a Scalo76 su RAI2. A inizio 2009, Benvegnù prende parte al progetto/compilation “Il Paese è Reale” degli Afterhours, con il brano “Io e il mio Amore”;
Il 3 aprile esce l’ EP di Paolo Benvegnù intitolato “500” e lanciato dal singolo “Nel Silenzio”, prodotto da Fabrizio Barbacci (Ligabue, Roy Paci) ed il tour porta Paolo al Primo Maggio a Roma, sul main stage di Italia Wave per concludersi a dicembre 2009 al Circolo degli Artisti di Roma, con Dissolution, il memorabile concerto divenuto nel giugno 2010 un disco dal vivo omonimo che ha dato luogo a un fortunato tour nazionale di oltre venti date nelle principali città italiane.
Nel maggio 2010 Mina esce con il suo nuovo cd “Caramella” nel quale reinterpreta un brano di Benvegnu’ “Io e te” contenuto nel primo disco da solista “Piccoli fragilissimi film”.
Il video de “Io e il mio amore”, singolo inedito del cd “Dissolution” (2010) , vince il Premio Miglior Fotografia al PIVI 2010 , e come miglior brano indipendente 2010 nel concorso TOP INDIES 2010 indetto dal MEI. Sempre nel 2010 Benvegnu’ gira l’Italia con il suo “Dissolution Tour” con il quale partecipa a moltissimi Festival come la Woodstock a cinque stelle organizzata da Beppe Grillo, e La città Aromatica di Mauro Pagani.
Nel febbraio 2011 esce Hermann ( la pioggia dischi / venus), il disco viene recensito con favore dai maggiori quotidiani e magazine nazionali, oltre che dalla stampa specializzata e viene presentato in molte trasmissioni di qualità come “ Parla con me” di Rai 3” e “Linea Notte”.
L’autunno 2011 è una stagione ricca di soddisfazioni per Paolo Benvegnu’, che riceve il Premio Radioindie Music Like, come artista più trasmesso dal circuito radiofonico che determina la classifica Indie Music Like.
Hermann si classifica secondo alle Targhe Tenco 2011, nella categoria miglior disco in assoluto dell’anno. Inoltre Paolo Benvegnu’ riceve al MEI il premio come miglior solista dell’anno, Premio Italiano Musica Indipendente 2011 (PIMI).
Paolo Benvegnù con il suo Hermann Tour partecipa a numerosi eventi di grande prestigio: La Repubblica delle idee a Bologna, Sherwood Festival , Italia Wave love festival , Auditorium Parco della Musica di Roma, Suo.na a Napoli al Maschio Angioino, “Roma Rock” in apertura ai Cure, Fortezza da Basso a Firenze , partecipa come ospite anche al Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo e al Premio PIMI al Teatro Kismet di Bari.
L’ultimo album “Earth Hotel” è uscito il 17 ottobre 2014 per Woodworm Music/Audioglobe.
Ad aprire la serata sarà il “nostro” Giacomo Marighelli.
Dopo le pubblicazioni sotto il nome del suo alter-ego Margaret Lee, la realizzazione di colonne sonore per documentari, spettacoli teatrali e le collaborazioni con alcuni dei nomi più rispettati del panorama musicale e culturale, questo è il primo disco interamente solista, al quale Giacomo sente l’esigenza di attribuire il proprio nome e la propria identità, senza filtri e senza maschere. È dunque di Giacomo Marighelli, l’opera che uscirà con il titolo “Il Cerchio Della Vita”.
Concerto quindi imperdibile al Circolo Arci Zone K che aprirà alle ore 20. Il live avrà inizio alle 22.00 circa. L’ingresso sarà riservato ai soci Arci

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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