Skip to main content

Da: ibs+LIBRACCIO

Sabato 1 dicembre
Ore 11:00
In collaborazione con il Festival Puntoevirgola
A cura dell’associazione Gruppo del Tasso

Simona Maggiorelli
presenta
Attacco d’arte
L’asino d’oro edizioni
Laboratorio “Prima svolta a sinistra. Le notizie e cosa farne” con l’autrice.

Sabato 1 dicembre
Ore 13:00
Paolo Crept presenta
Passione
Mondadori
Dialoga con l’autore Camilla Ghedini

Sabato 1 dicembre
Ore 18:00
Giancarlo Marinelli presenta
Il silenzio di averti accanto
La Nave di Teseo
Dialoga con l’autore Marco Gulinelli

Lunedì 3 dicembre
Ore 18:00
Maurizia Torza presenta
Nuvole di pietra
Cicorivolta
Dialoga con l’autrice Francesca Boari

Martedì 4 dicembre
Ore 17:30
Per il ciclo “I libri della ragione” con Leonardo Fiorentini
Michele Passione,Enrico Zucca e la curatrice Marialuisa Menegatto presentano
La questione Tortura in Italia
Carocci
Dialogano Fabio Anselmo, Leonardo Fiorentini, Patrizia Moretti. Interviene Andrea Boldrini
Presenta Ilaria Baraldi

Mercoledì 5 dicembre
Ore 17:30
In associazione con Associazione Stampa Ferrara e Gecofe
Per il ciclo “Economia e Democrazia”
Giovanni Fasanella presenta
Il Puzzle Moro
Chiarelettere
Dialogano con l’autore Claudio Pisapia e Riccardo Forni

Giovedì 6 dicembre
Ore 18:00
In collaborazione con Centro Studi Dante Bighi
Claudio Sassi e Odoardo Semellini presentano
Tutti morimmo a stento. Il Sessantotto di Fabrizio De André
Lampi di Stampa
Dialoga con gli autori Maurizio Bonizzi

Venerdì 7 dicembre
Ore 18:00
Piero Mariella presenta
Malox for breakfast
Giraldi Edizioni
Dialogano con l’autore Gianluca Morozzi e Alberto Petrelli

Lunedì 10 dicembre
Ore 18:00
Camilla Ghedini presenta
Interruzioni
Giraldi Edizioni
Dialoga con l’autrice Andrea Benini

Mercoledì 12 dicembre
Ore 17:00
Marco Bianchi presenta
La mia cucina delle emozioni
HarperCollins Italia

Venerdì 14 dicembre
Ore 20:00
Gruppo di lettura “Due pagine prima di dormire”
Patrick Fogli presenta il libro
A chi appartiene la notte
Baldini+Castoldi
Libro in lettura condivisa “Mio fratello” di Daniel Pennac

Sabato 15 dicembre
Ore 15:00
Laboratorio Sabbiarelli

Sabato 15 dicembre
Ore 21:00
Fiabe di Luce raccontate di Notte
Con Luigi dal Cin

tag:

IBS.IT BOOKSHOP


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it