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da: Massimo Passerini

Da domenica 10 a mercoledì 13 aprile alla Fiera di Verona la 50° edizione di Vinitaly.
Gene Gnocchi ospite d’onore per il via all’accordo di filiera fra Tenuta Garusola e Mattarelli Vini per il primo Fortana-bio del Bosco Eliceo.

I prodotti e sapori tipici e tradizionali di Argenta, Comacchio e Porto Garibaldi approdano a Vinitaly 2016 insieme ai ‘vini delle sabbie’ del Delta del Po. “Oro d’Argenta” – il cartellone di iniziative per la valorizzazione della filiera del grano di qualità che si svolge nell’ambito della Fiera di Argenta (9/12 settembre) – e le Sagre della Canocchia e dell’Anguilla – le più importanti ed identitarie kermesse programmate, rispettivamente, a Porto Garibaldi fra il 20 ed il 29 maggio ed a Comacchio dal 23 settembre al 9 ottobre – saranno infatti co-protagonisti, lunedì 11 aprile alla 50° edizione del Salone Internazionale del Vino di Verona, in occasione del vernissage per l’avvio del percorso che porterà alla produzione del primo doc biologico e certificato del Bosco Eliceo. A questi tre eventi enogastronomici, dove piatti e specialità della cucina locale vengono da anni abbinati e proposti insieme ai vini del territorio, sarà infatti dedicato il light-lunch che seguirà la presentazione alla stampa dell’accordo di filiera fra Tenuta Garusola-Cooperativa Giulio Bellini di Filo d’Argenta e Cantine Mattarelli di Vigarano Mainarda. Presentazione alla quale parteciperanno, fra gli altri, Sante Baldini ed Emanuele Mattarelli – rispettivamente presidente di Consorzio Tutela Vini Bosco Eliceo e Cooperativa Giulio Bellini ed amministratore della Mattarelli Vini – insieme al presidente dell’Enoteca Regionale dell’Emilia Romagna, Pierluigi Sciolette, alla numero uno regionale dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier, Annalisa Barison ed a un ospite assolutamente straordinario: il comico, conduttore televisivo ed ‘enoappassionato’ Gene Gnocchi. Un accordo fra mondo agricolo e della trasformazione che, già per il 2018, attende il debutto sugli scaffali delle prime bottiglie di Fortana-bio ‘delle sabbie’ del Delta del Po. E per celebrare quest’evento, anche il menu curato dall’archi-cuoco (architetto di professione, chef per passione) Simone Nerini vedrà un’attenzione particolare al ‘made in Fe’ da agricoltura biologica. Saranno infatti proposti – con il supporto dei sommelier della delegazione provinciale Ais-Associazione Italiana Sommelier – insieme all’immancabile ‘Ciupeta’, Piccola pasticceria salata tipica; Flan agli Asparagi biologici del Delta con fonduta al grana di bufala della Pianura ferrarese; Cappellacci di Zucca biologica con crema di Canocchie di Porto Garibaldi; Crostone di pane da Farine biologiche con Anguilla Marinata di Comacchio e burro aromatizzato all’alloro e Torta di Tagliatelline all’uovo biologiche. Nel corso dell’iniziativa verranno infine proclamati i vincitori del challenge fotografico dedicato a vigne & vini delle sabbie nel Ferrarese promosso dal gruppo Instagramers Ferrara, le cui opere partecipanti saranno esposte a Vinitaly 2016, all’interno dello stand del Consorzio Vini Bosco Eliceo (padiglione Emilia Romagna, corsia D 5) per l’intero periodo di svolgimento della rassegna fieristica.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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