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da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Il film cult degli anni ’80, “Ghostbusters” torna all’ Apollo Cinepark il 18 e il 19 novembre (spettacolo alle ore 21.00), in versione restaurata e digitalizzata, con una serata speciale per tutti gli appassionati delle avventure degli acchiappafantasmi più divertenti della storia del cinema.

La sera di mercoledì 19, per onorare gli eroi “del mondo del paranormale”, l’associazione culturale “Ghostbusters Italia” propone ai fans uno spettacolo ed animazione pre-film a cura dei cosplayers del gruppo e distribuzione di gadgets. La festa continua in rete dove l’invito per tutti gli appassionati è quello di taggarsi in abiti da acchiappafantasmi con l’hashtag #GhostbustersFest per entrare virtualmente a far parte della prima Academy Ghostbusters: una gallery fotografica dedicata che sarà condivisa su tutte le pagine ufficiali del festival!

Distribuito da Nexo Digital, “Ghostbusters” festeggia così a Ferrara il suo trentesimo anniversario di uscita nelle sale. Ghostbusters, che vede tra i suoi protagonisti un gruppo di attori provenienti dalla popolare trasmissione televisiva “Saturnday night live”, è il primo vero colossal del paranormale. Una commedia esilarante che racconta la storia di un gruppo di scienziati che decide di aprire a New York un’agenzia di… acchiappafantasmi. L’enorme successo del film è legato allo strepitoso quartetto Dan Aykroyd, Bill Murray, Harold Ramis e Rick Moranis, oltre che a una magnifica Sigourney Weaver. Tale fu il fenomeno Ghostbusters che all’uscita del trailer il numero di telefono dell’agenzia Ghostbusters, che compariva in uno dei frame, venne preso d’assalto: il numero ricevette circa 1000 chiamate all’ora per sei settimane. Chi lo componeva sentiva le voci registrate di Aykroyd e Murray che si scusavano per l’assenza in quanto… a caccia di spettri!

GHOSTBUSTERS 30° ANNIVERSARIO – Versione restaurata 4K

Le valenze di energia psicocinetica sono oltre i valori massimi! L’ago è impazzito! Questa volta ci siamo vicini! Tenetevi pronti! Il grande schermo sta per essere di nuovo posseduto!

MARTEDI 18 e MERCOLEDI 19 NOVEMBRE
AL CINEMA

con Bill Murray, Dan Aykroyd, Sigourney Weaver, Harold Ramis, Rick Moranis
scritto da Dan Aykroid e Harold Ramis
prodotto e diretto da Ivan Reitman
una produzione Black Rhino/Bernie Brillstein, Columbia Pictures, Park Circus
distribuito da Nexo Digital

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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