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da: organizzatori

25-26 Giugno 2016, Villa Sorra, tra i Vigenti della Campagna Modenese

Protagonisti quaranta produttori provenienti dai territori di Modena, Reggio Emilia e Mantova; 120 etichette in degustazione e da acquistare. E poi eventi culturali, aperitivi e incontri: una Lectio Magistralis dello scrittore Valerio Massimo Manfredi, la possibilità di visitare un’esclusiva collezione d’auto d’epoca e la scoperta della panificazione secondo la tradizione. Tutto reso più magico dalla Guazza di San Giovanni, nella notte del solstizio d’estate

Un vino straordinario e forse unico, per le sue peculiarità: rosso e frizzante. Una location d’eccezione, dove convivono storia, arte, cultura resa ancora più magica dalle antiche tradizioni legate al solstizio d’estate – il 23 giugno – coincidente con la notte della guazza di San Giovanni. Un territorio, a cui quel vino e chi lo produce, sono indissolubilmente legati: l’Emilia. Poi, ospiti straordinari, a partire dallo scrittore Valerio Massimo Manfredi; curiosità, come gli acquerelli al lambrusco dell’artista Giorgio Rinaldi; e angoli da scoprire, come il Castello di Panzano e la sua collezione d’auto d’epoca ricca di rarità.

Tutti elementi esclusivi che trovano espressione nel Festival del Lambrusco di Villa Sorra: la manifestazione ideata e realizzata da Conosci Modena – dinamica realtà che punta alla promozione territoriale – col dichiarato intento di promuovere il lambrusco, i suoi luoghi d’origine e le aziende che lo producono, partendo da Modena, e creare quindi una vetrina di eccellenze da portare in giro per l’Italia e non solo.

Il Festival si terrà sabato 25 e domenica 26 giugno 2016, nella prestigiosa cornice della nota storica villa modenese che sorge nel territorio di Castelfranco Emilia e andrà ad impreziosire il programma di iniziative legate alla guazza della notte di San Giovanni dedicata ai cicli della terra, alle fasi del pane – mietitura, molitura, panificazione – e al ballo popolare. Prima kermesse del genere, conterà sulla partecipazione di 40 aziende produttrici provenienti dalle province di Modena, Reggio Emilia e Mantova, ciascuna con la propria storia da raccontare attraverso il proprio lavoro di cui il vino è la sintesi perfetta: quel lambrusco, contenuto in ogni singola bottiglia, sinonimo di identità territoriale e ad oggi tra i primi vini italiani ad essere esportati e bevuti nel mondo.

Sia la realtà consolidata e radicata, sia la piccola cantina emergente, avranno la stessa visibilità. E faranno la loro parte, per tenere alto il livello qualitativo delle etichette in degustazione: 120 in tutto, 3 per ogni azienda, da gustare ed eventualmente acquistare. Quanto alle tipologie di lambrusco si va dai modenesi Sorbara, Salamino di Santa Croce e Grasparossa, passando per il lambrusco reggiano, fino al mantovano. Non mancheranno rosé e rifermentati in bottiglia: pratica riscoperta e in voga tra le cantine, dagli estimatori in crescita.

Un festival del territorio, con un programma in grado di soddisfare testa, stomaco e cuore: vino, degustazioni, cultura, arte, cibo e motori

Diversi, originali ed interessanti gli appuntamenti nel corso della due giorni, per imparare ad apprezzare in tutte le sue sfumature la nota bollicina rossa.

DEGUSTAZIONI: sono organizzate da AIS (Associazione Italiana Sommelier) e da ONAV (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino) con alcune tipologie di lambrusco, mentre sono previsti aperitivi dedicati.

CUCINA E NON SOLO: due i momenti culinari. ‘Il lambrusco va in cucina’: cinque ricette con ingrediente il Lambrusco realizzate dello chef Lorenzo Migliorini; e una serie di panini speciali realizzati con grani antichi di Villa Sorra, dal Maestro dei Panini Daniele Reponi. Inoltre, si potrà assistere alla panificazione con i grani antichi, ed assaggiare il nocino, il liquore a base di noci.

CULTURA, ARTE ED INTRATTENIMENTO: la ‘Lectio magistralis’ sul vino nella storia, con lo scrittore Valerio Massimo Manfredi non mancherà di suscitare l’interesse degli avventori, come del resto l’aperitivo con la scrittrice Luisa Menziani, autrice del libro “FanteCavalloeRe” (edito da Artestampa). Spazio quindi ai bimbi con lo spettacolo di burattini, “L’invenzione del lambrusco” e all’arte con “I Lambruschelli”: mostra di quadri “Di…Vini” del pittore modenese Giorgio Rinaldi.

VISITE: sempre all’interno del complesso di Villa Sorra o nelle immediate vicinanze, ci sarà la possibilità di visitare la prestigiosa collezione Righini di auto d’epoca, presso il Castello di Panzano; scoprire e conoscere il vigneto storico della Villa, oggi recuperato, e soprattutto il bellissimo giardino romantico della tenuta: tra i più importanti dell’Emilia Romagna.

CONTEST FOTOGRAFICO CON RICCHI PREMI: nelle giornate della manifestazione si terrà anche un photo contest con protagonista il lambrusco. Regolamento e premi si possono consultare sul sito dell’evento, www.festivaldellambrusco.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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