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da: Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara

PESCI? NO, GRAZIE, SIAMO MAMMIFERI!
Logo mostra cetacei
Mostra tematica, 11 giugno 2016 – 4 giugno 2017

Visite guidate

Abbiamo organizzato alcuni appuntamenti per visite guidate alla mostra “Pesci? No, grazie, siamo Mammiferi”. Le visite saranno condotte da Didò al costo di € 5,00 a persona (oltre al prezzo del biglietto di ingresso al Museo). Il numero minimo di partecipanti è di 8 persone (anche in gruppi non organizzati) ed occorre prenotarsi scrivendo a dido.storianaturale@gmail.com.
Ecco le date e gli orari disponibili per luglio 2016:
Sabato 2 e Domenica 3, Sabato 30 e Domenica 31
inizio visite alle ore 10:30, 15:00, 16:30.

Scarica la locandina_mostra_pesci_no_grazie.pdf
Per saperne di più: Pesci? No, grazie, siamo Mammiferi!

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SCIENZA DEI CITTADINI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ: BANDO DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE

E’ stato pubblicato il bando 2016 per progetti di Servizio Civile Nazionale. Il termine per la presentazione delle domande, per decisione dell’Ufficio Nazionale, è stato prorogato alle ore 14.00 dell’8 luglio 2016.
Logo Servizio Civile Il Museo di Storia Naturale di Ferrara ha attivo su questo bando il progetto SCIENZA DEI CITTADINI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ che prevede 2 posti destinati a supportare il monitoraggio e la ricerca scientifica su flora, fauna ed habitat del Ferrarese, coinvolgendo il pubblico nella raccolta di informazioni ecologiche di importanza fondamentale per una gestione sostenibile del territorio provinciale, aumentando così la consapevolezza del ruolo della biodiversità per il benessere dei cittadini.
Il progetto prevede un lavoro di monitoraggio finalizzato alla successiva mappatura del territorio, atta a segnalare le specie sia vegetali che animali a rischio e oggetto di tutela, che avverrà sfruttando le potenzialità della rete internet e la collaborazione dei cittadini.
A questo link è scaricabile la sintesi del progetto con indicazione dei requisiti e dei criteri di selezione.
Le domande di partecipazione saranno raccolte dal Servizio Giovani del Comune di Ferrara, Via Boccaleone n. 19, 44121 Ferrara.
L’avviso di selezione, le sintesi dei progetti, i moduli per presentare domanda sono pubblicati alla pagina: www.comune.fe.it/serviziocivile.
Le selezioni si terranno nel mese di luglio 2016. Il Servizio inizierà a settembre 2016.
Notizie anche alla pagina SCIENZA DEI CITTADINI PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ

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TRAINING DEST – DISTRIBUTED EUROPEAN SCHOOL OF TAXONOMY, FOCUS ON DIPTERA SYRPHIDAE

Inizierà lunedì 4 luglio l’edizione 2016 del training in entomologia dedicato ai Ditteri Sirfidi nell’ambito di DEST-Distributed European School of Taxonomy.
Con questo training il Museo prosegue la sua tradizionale attività di formazione nell’ambito della tassonomia avviata già nel 1999.
Per una settimana, 9 giovani ricercatori provenienti da vari Paesi europei verranno affiancati da esperti tassonomi in un training intensivo (40 ore) dedicato ai Ditteri Sirfidi, al riconoscimento delle loro specie, al loro uso come indicatori di biodiversità e alla loro importanza in ambito agrario e naturalistico come agenti di lotta biologica ed impollinatori.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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