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Da: Ufficio Stampa AIOP Emilia-Romagna

AIOP Emilia-Romagna e Nomisma presentano in diretta streaming giovedì 10 dicembre il 4° Bilancio Sociale 2019.

I 44 ospedali privati oggetto dello Studio si confermano centrali per la crescita e la competitività economica della Regione Emilia-Romagna: valore di produzione (+812 milioni) e occupazione (+8.340 unità). Vincente il rapporto di integrazione-collaborazione di AIOP con la Sanità Pubblica, dentro e fuori la Pandemia.

L’Ospedalità Privata AIOP Emilia-Romagna, presenta alla cittadinanza il 4°Bilancio Sociale 2019 offrendo agli stakeholder una panoramica aggiornata dei risultati e delle iniziative adottate in ambito sociale, economico ed ambientale degli ospedali AIOP operanti sul territorio regionale.

I dati dello studio redatto e curato da Nomisma verranno illustrati in diretta streaming giovedì 10 dicembre alle ore 10 con la partecipazione di figure chiave dell’intera filiera sanitaria. Per la Regione Emilia-Romagna sono previsti gli interventi dell’assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini e della dirigente Kyriakoula Petropulacos.

Dentro e fuori l’emergenza COVID, i 44 ospedali privati AIOP attestano il loro ruolo strategico accanto alla Sanità Pubblica. Ecco i valori portanti per il 2019:

posti letto totali: 5.163, di cui 4.779 (93%), accreditati con il SSN.
Personale: 8.340 unità in crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente.
Valore della produzione: 812 milioni di euro, in rialzo del 7% rispetto al 2018.

“Il Bilancio Sociale sarà l’occasione per riflettere sulle sfide che insieme dovranno affrontare Sanità Pubblica e Privata. Ragionando su come potrà essere la nuova normalità post-Covid, siamo chiamati a ridisegnare modelli di assistenza e di cura, dove l’ospedale sarà ancora più integrato sul territorio e sempre più veloce nel dare risposte ai cittadini. Le strutture AIOP operanti in Emilia-Romagna sono state in prima linea durante la prima e la seconda ondata che è in atto e continueranno a contrastare questa emergenza dandosi nuove progettualità per il futuro, ponendosi come volano per il perfezionamento del Sistema Sanitario Nazionale, un’eccellenza a livello mondiale, al fianco alle strutture della Componente di Diritto Pubblico.” – queste le parole del presidente regionale AIOP e vicepresidente nazionale AIOP Bruno Biagi.

Fra i temi che saranno affrontati all’evento di presentazione del Bilancio:
la medicina digitale.
la riduzione delle liste d’attesa per una maggiore equità sociale.
l’evoluzione della partnership pubblico-privato accreditato. 

Proprio il modello misto e integrato fra componente pubblica e privata che da tempo caratterizza il Servizio Sanitario Regionale ha dato una straordinaria risposta durante tutto il periodo di questa emergenza, come spiega M.Cristina Perrelli Branca, Project manager Nomisma:

“Durante la prima ondata, per cui si hanno dati consolidati, l’Ospedalità Privata AIOP ER ha assorbito il 12,4% dei ricoveri COVID, con contributi significativi a Piacenza e a Bologna, dove le quote dei dimessi dalle strutture AIOP sul totale regionale hanno raggiunto rispettivamente il 24,7% e il 18,3%. Alla data del 24 Novembre 2020, i posti letto messi a disposizione dalle strutture AIOP a supporto della rete ospedaliera regionale sono 1.557, ben il 44% del totale dei posti letto normalmente autorizzati dalla Regione per attività a carico del SSN”.

Per iscriversi all’evento online collegarsi al link qui riportato https://www.nomisma.it/presentazione-della-quarta-edizione-del-bilancio-sociale-di-aiop-emilia-romagna/

PROGRAMMA – Saluti Introduttivi
Luigi SCAROLA | Responsabile Sviluppo territoriale e welfare Nomisma
Bruno BIAGI | Presidente AIOP ER
Presentazione del Bilancio Sociale AIOP ER a cura di
M.Cristina PERRELLI BRANCA | Project manager Nomisma
Tavolo di lavoro
Raffaele DONINI | Assessore alle politiche della salute della Regione Emilia-Romagna
Silvia DE DOMINICIS | AD Johnson & Johnson Medical Spa
Kyriakoula PETROPULACOS | Membro del Comitato tecnico scientifico Ministero della Salute e Direttrice generale Cura della Persona, salute e welfare Regione ER 
Paolo BORDON | Direttore generale Azienda USL di Bologna
Barbara CITTADINI | Presidente AIOP nazionale
Modera
Giulio SANTAGATA – Consigliere Nomisma
Nb: Il Ministro della Salute, On.le Roberto SPERANZA, è stato invitato a portare la visione del Governo.

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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