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Da: Hera

Nell’ ambito della riorganizzazione della raccolta dei rifiuti nell’ area di Pontelagoscuro è stato allestito un eco sportello temporaneo per distribuire ai cittadini tutto il materiale necessario per fare la raccolta differenziata e utilizzare i servizi.

Ha aperto le porte anche ai media, questa mattina, l’ eco sportello di Pontelagoscuro, allestito nella sala Nemesio Orsatti, in via Risorgimento 4, per fornire ai cittadini materiali e informazioni sulla sperimentazione del nuovo sistema di raccolta rifiuti che nel 2017 sarà esteso a tutto il comune di Ferrara.
Presenti l’ Assessore all’ Ambiente Caterina Ferri e Alberto Santini, Responsabile Area Ferrara-Modena, Direzione Servizi Ambientali di Hera.
Positivi i primi bilanci dopo la prima settimana di attività. Molto apprezzato dal pubblico, infatti, lo sportello ha accolto in sei giorni circa un migliaio di utenti sui 3.000 invitati e suddivisi fra le tre settimane di attività programmata. I tempi di permanenza nella struttura sono mediamente bassi: oltre il 65% degli utenti ha impiegato meno di 5 minuti fra attesa e svolgimento delle pratiche di sportello. Le giornate di più intensa affluenza sono risultate il lunedì, il martedì e il mercoledì e le meno affollate il giovedì e il sabato.
L’ eco sportello resterà attivo fino a sabato 5 novembre con orario continuato, dalle ore 8.30 alle 19.30, dal lunedì al sabato.
Cinque gli elementi che lo caratterizzano: funzionalità, sostenibilità, efficienza, accoglienza e centralità del cittadino.
Funzionalità.
I cittadini al loro arrivo ritirano il numero e si accomodano un’ area di accoglienza (14 posti a sedere) e durante la breve attesa possono provare la calotta di cui saranno dotati i nuovi cassonetti stradali dell’ indifferenziato, assistiti da un operatore a disposizione dell’ utente.
Successivamente alle 3 postazioni servite dagli operatori di Hera, il cliente può ritirare la propria tessera per i servizi ambientali (carta Smeraldo) e l’ eventuale kit per la raccolta domiciliare.
Per svolgere tali pratiche è necessario essere in regola con la propria posizione Tari. Nel periodo di apertura dell’ eco sportello, il personale dell’ ufficio Tari del Comune è a disposizione presso la sala Orsatti nelle giornate di mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 14.30. In alternativa, è sempre possibile rivolgersi all’ ufficio comunale Tari di Via Maverna 4, Ferrara o al numero verde 800654866.
Sostenibilità ed efficienza.
La struttura dello sportello è realizzata in un materiale che rimanda alla natura: il Valchromat. Si tratta di un pannello di fibre di legno colorate singolarmente con coloranti organici e legati insieme da una resina speciale.
La tonalità scelta è il verde, il colore che connota il Servizio Ambiente di Hera. Le postazioni sono inoltre state pensate su misura non solo per facilitare l’ approccio con il cliente, ma curate nel minimo dettaglio anche per consentire all’ operatore di lavorare nelle più funzionali ed efficienti condizioni possibili.
Accoglienza.
Il progetto stesso di uno sportello temporaneo e itinerante, allestito sul territorio, che sarà smontato e riallestito secondo necessità, nasce dalla volontà di offrire un servizio flessibile, vicino alla gente. Si è cercato di evitare ai cittadini il disagio di visite domiciliari, spesso non gradite, lasciando loro la massima libertà. Infatti, per rendere più fluida l’ affluenza agli sportelli, ogni cliente è stato invitato in determinate giornate, ma può decidere di recarsi allo sportello anche in altri momenti a lui più convenienti in quanto è possibile svolgere le pratiche anche senza appuntamento.
Centralità del cittadino.
Infine va evidenziato che i messaggi che compaiono sulle strutture degli sportelli, sono legati alla raccolta differenziata. Questa scelta sottolinea il ruolo del cittadino che è il grande protagonista del progetto in atto e che grazie alla sua collaborazione e a comportamenti quotidiani responsabili può influire su quantità e qualità della raccolta a favore dell’ ambiente e della sostenibilità.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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