Skip to main content

da: ufficio stampa Hera

Più semplice e immediata, inizierà ad arrivare nelle case da metà aprile. Realizzata con i suggerimenti dei clienti per renderne più facile la lettura e la comprensione

Un’informazione d’immediata comprensione, la valorizzazione delle informazioni più importanti, il quadro storico dei consumi attraverso rappresentazioni grafiche, una progettazione realizzata insieme ai clienti. Sono queste le caratteristiche principali della nuova bolletta Hera, attiva già con le fatturazioni di metà aprile e presentata questa mattina a Modena dall’Amministratore Delegato di Hera Comm Cristian Fabbri e dal Direttore Hera Oriano Sirri.

1.000 clienti hanno contribuito al progetto. Ogni anno 15 milioni di bollette
Questo progetto si colloca in un processo aziendale di miglioramento continuo della bolletta: il suo primo studio e rinnovo totale risale, infatti, al 2007 e già allora erano state introdotte semplificazioni e innovazioni apprezzate ancora oggi dai clienti.
All’elaborazione del nuovo layout hanno contribuito clienti Hera del territorio storico e dei territori di espansione commerciale nonché clienti di altre aziende del settore, con lo scopo di ottenere un riscontro ampio e articolato per acquisire tutte le informazioni utili a rendere più facile la lettura e la comprensione di questo documento. Nella definizione del nuovo layout, sono stati utilizzati strumenti innovativi per il settore come l’eye tracking che permette, seguendo il movimento oculare nell’esplorazione della bolletta, di capire in quali punti si sofferma maggiormente l’attenzione al fine di posizionare gli elementi più importanti della bolletta. Questo approccio è stato affiancato a metodologie più classiche come i focus group e i questionari.
Sono circa 1.000 i clienti coinvolti che hanno contribuito a definire, con le loro idee e le loro proposte, la nuova veste grafica della bolletta.
Quale documento di rendicontazione dei consumi, la bolletta è, di fatto, lo strumento di comunicazione a diffusione più capillare fra Hera e i suoi clienti, basti pensare che ogni anno le bollette inviate sono 15 milioni.

Una bolletta più chiara e leggibile in 5 mosse
Le novità più importanti sono: la riorganizzazione dei contenuti, l’introduzione del colore per rendere la bolletta più leggibile grazie all’evidenza diversificata delle informazioni di maggior interesse e l’inserimento di un grafico che, per ogni servizio, indica l’andamento dei consumi. Ecco le novità in dettaglio:
1) la struttura è stata suddivisa in macro sezioni: il riepilogo complessivo, e le informazioni utili di carattere generale. Per ciascun servizio è incluso un foglio di sintesi e uno di dettaglio. I dati relativi ai singoli servizi inoltre, sono riportati in modo più uniforme per favorirne la chiarezza e l’efficacia di consultazione;
2) il foglio di riepilogo è stato riorganizzato con le informazioni più importanti: l’importo totale, la scadenza per effettuare il pagamento, l’importo per ciascun servizio e la situazione contabile sulle precedenti bollette;
3) nel testo si è introdotto l’utilizzo del colore blu per evidenziare le informazioni più importanti che riguardano, ad esempio, quando effettuare l’autolettura, gli importi da pagare, i consumi e alcuni riferimenti del contratto, che si ripetono per ciascun servizio;
4) la banda gialla che caratterizza la bolletta di Hera è stata resa “navigabile”. Ora, infatti, con alcune indicazioni aiuta il cliente a orientarsi nella lettura del documento, indicandogli in ogni momento cosa sta leggendo (pagina di sintesi o di dettaglio) e riferito a quale servizio (acqua, gas, teleriscaldamento, energia elettrica);
5) è stato inoltre introdotto un grafico che indica l’andamento dei consumi storici giornalieri. Questi dati riguardano i consumi reali o stimati a seconda che il cliente esegua o meno l’autolettura. In questo modo è immediatamente evidente quanto si è consumato nei mesi precedenti, si possono confrontare i diversi periodi dell’anno ed eventualmente modificare i propri comportamenti e le proprie abitudini e, volendo, tenere sotto controllo la spesa. Per ciascun servizio il foglio di sintesi mette in evidenza gli importi e i consumi fatturati.

Confermati il formato orizzontale, le icone identificative dei servizi, la banda gialla in alto come elementi apprezzati e ritenuti distintivi dai clienti.

Una scelta orientata al cliente
La nuova bolletta, che uscirà a partire da metà aprile, sarà dunque di più agevole e immediata consultazione e più orientata al cliente.
Si tratta di un’azione concreta che favorisce la trasparenza, una scelta che comporta anche un impegno economico più elevato, con l’obiettivo di investire sulla qualità del servizio mantenendola alta e sulla soddisfazione dei clienti. In questa direzione va anche il completo rinnovo del sito del Gruppo Hera che rende più semplice la navigazione e la ricerca delle informazioni, così come il progetto “Regala un albero alla tua città” che promuove l’utilizzo della bolletta elettronica in sostituzione della cartacea.
Alla nuova bolletta sarà allegato, nel primo invio, un flyer informativo. Presso gli sportelli clienti sarà anche a disposizione l’opuscolo “Guida alla bolletta” che sostituirà la versione precedente.
La guida, in una versione interattiva, è disponibile anche in formato elettronico sul sito del Gruppo Hera e accessibile anche dai dispositivi mobili.

tag:

HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it