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da: ufficio stampa Hera

Tecnici impegnati senza sosta soprattutto nella risoluzione delle criticità idriche.

L’eccezionale maltempo che sta interessando la nostra provincia sta causando difficoltà anche nello svolgimento di alcuni servizi gestiti direttamente da Hera.

Per quanto riguarda il servizio idrico le interruzioni di energia elettrica in alcune zone hanno provocato anche il blocco delle pompe di sollevamento dell’acqua che alimentano serbatoi di acquedotti. E’ accaduto a Cento dove i tecnici Hera hanno ripristinato il servizio di distribuzione di acqua potabile attivando un gruppo motopompa. Anche a Stellata di Bondeno si sono verificate interruzioni di energia elettrica alla centrale di potabilizzazione, In questo caso il comprensorio di Bondeno e stato servito alimentando la rete idrica con acqua proveniente dalla condotta Ferrara-Bondeno-Cento. Grazie a questi interventi è stato garantito l’approvvigionamento di acqua durante la mattinata e il primo pomeriggio fino al momento in cui è stata nuovamente erogata l’energia elettrica e il servizio è potuto tornare alla normalità.

Per quanto riguarda l’igiene ambientale, durante la mattinata sono state attivate squadre di spazzamento per ripulire le strade alberate dai rami gettati sulla strada dal forte vento. Le squadre proseguiranno lo spazzamento durante tutta la prossima notte e il giorno seguente. La raccolta dei rifiuti al momento è abbastanza regolare. Le stazioni ecologiche di Ferrara attualmente sono tutte aperte.

Dalle 6 alle 14 di oggi sono state 3.300 le chiamate giunte ai tecnici del Pronto Intervento e del Telecontrollo su impianti, provieniti dal il territorio gestito da Hera. Di queste chiamate il 72% ha riguardato i servizi idrici.
Si informano dunque i cittadini che potrebbero rendersi necessari più tentativi di chiamata prima di potere prendere la linea.

Si ricorda che i numeri per chiamare il pronto intervento Hera sono: 800.713.666 per il gas; 800.713.900 per acqua, fognature e depurazione; 800.713.699 per teleriscaldamento e 800.498.616 illuminazione pubblica e semafori (nei comuni di Ferrara e Copparo in cui il servizio è gestito da Hera Luce). Tutti i numeri Hera per i servizi di pronto intervento sono gratuiti e attivi 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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