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Da: Gruppo Hera

Servizi, reti e impianti sempre presidiati, nelle giornate dell’1 e 6 gennaio, mentre rimangono chiusi le Stazioni Ecologiche, gli sportelli ed il Servizio Clienti telefonico. Sempre attivi, invece, i numeri di Pronto Intervento e i servizi ambientali

Oltre a Natale e Santo Stefano, anche Capodanno e Befana saranno giornate lavorative per tanti dipendenti di Hera, per assicurare continuità e qualità dei servizi erogati ai cittadini.
Come sempre nei giorni festivi, i tecnici di Inrete Distribuzione Energia (la società del Gruppo che gestisce l’attività di distribuzione del gas naturale e dell’energia elettrica), gli operatori Hera dei servizi ambientali e del servizio idrico saranno al lavoro e a disposizione dei cittadini per accogliere le loro segnalazioni, intervenire in caso di guasti alle reti, presidiare gli impianti, garantire il decoro dei centri abitati.
Sul territorio ferrarese, per il servizio idrico, comprese le fognature, la depurazione e la gestione degli impianti, nei giorni festivi saranno disponibili circa 35 persone. Per il pronto intervento relativo alle fognature, sarà a disposizione una squadra adibita agli espurghi, così come saranno presenti tecnici reperibili in caso di guasti agli impianti di teleriscaldamento di Modena.
Una decina di persone presidierà, invece, il servizio gas in città e provincia, nei comuni in cui Hera è presente.
Tutte le richieste di pronto intervento acqua, gas e teleriscaldamento per i territori serviti da Hera saranno gestite dal Polo Tecnologico Telecontrollo del Gruppo, che ha sede a Forlì ed è attivo tutti i giorni 24 ore su 24. Nei giorni delle festività vedrà la presenza di una trentina di operatori organizzati in turni.
I numeri per chiamare il pronto intervento sono: 800.713.666 per il gas; 800.713.900 per acqua, fognature e depurazione; 800.713.699 per il teleriscaldamento; 800.999.010 per l’energia elettrica. Nei comuni in cui il servizio di illuminazione pubblica e semafori è gestito da Hera Luce, il presidio in caso di guasto rimane garantito. In questo caso, il numero per le segnalazioni è 800.498.616.
Ricordiamo che i numeri per il pronto intervento sono gratuiti e attivi 24 ore su 24 in tutti i giorni dell’anno.
Continueranno ad operare anche i servizi ambientali: a Ferrara le raccolte porta a porta del 31 dicembre saranno anticipate al giorno precedente, domenica 30, mente il primo dell’anno – in seguito ai festeggiamenti del Capodanno – saranno attive squadre per lo spazzamento del centro storico. Lo stesso servizio è previsto anche in occasione dell’Epifania.
Le stazioni ecologiche gestite da Hera nel territorio ferrarese rimarranno chiuse nelle giornate dell’1 e 6 gennaio. Per le segnalazioni di carattere ambientale, rimane comunque attivo il servizio tramite il ‘Rifiutologo’, la app di Hera scaricabile gratuitamente all’indirizzo www.ilrifiutologo.it.
Il 1 gennaio gli sportelli Hera saranno chiusi e non sarà attivo il call center del Servizio Clienti.
Saranno come sempre disponibili i Servizi On Line di Hera, accessibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, all’indirizzo: servizionline.gruppohera.it. Si ricorda che è disponibile anche My Hera, la app per i clienti residenziali del Gruppo Hera, completamente gratuita, tramite la quale è possibile gestire tutti i propri servizi.

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HERA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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