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Comunicato Stampa Università degli Studi di Ferrara.

Sarà l’unica italiana candidata al premio europeo ECCOMAS

Con una tesi incentrata sulla modellazione matematica e computazionale applicata ai settori della fluidodinamica e della biomatematica, Giulia Bertaglia, classe 1991, ha vinto il premio GIMC (Gruppo Italiano Meccanica Computazionale), bandito dall’Associazione Italiana di Meccanica Teorica ed Applicata (AIMETA), per la miglior tesi di Dottorato in Meccanica Computazionale dei Fluidi. 

La tesi presentata per partecipare all’edizione 2020 del premio, dal titolo “1D augmented fluid-structure interaction systems with viscoelasticity: from water pipelines to blood vessels” (Sistemi aumentati 1D di interazione fluido-struttura con viscoelasticità: dalle condotte idriche ai vasi sanguigni), è stata sviluppata da Giulia Bertaglia nell’ambito del Dottorato di ricerca in Scienze dell’Ingegneria effettuato presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife, percorso avviatosi al termine della Laurea Magistrale in Ingegneria civile presso lo stesso Dipartimento.

Giulia Bertaglia, oltre ad aver ottenuto il riconoscimento GIMC, è stata anche scelta come unica candidata italiana del Gruppo AIMETA all’ECCOMAS PhD Award, che rappresenta il premio europeo per le due migliori tesi di Dottorato in Computational Methods in Applied Sciences and Engineering. ECCOMAS, infatti, ha l’obiettivo di promuovere gli sforzi condivisi di Università, centri di ricerca e imprese attivi nel settore dei metodi numerici e delle simulazioni in ingegneria e scienze applicate nell’intero panorama europeo.

La tesi vincitrice del premio concilia contenuti multidisciplinari e apporta significativi risultati anche nel campo della ricerca medico-scientifica, infatti, tra i risultati più rilevanti della ricerca effettuata, spicca l’affinamento dei modelli matematici relativi all’interazione fra le pareti di arterie e vene e il flusso sanguigno, contribuendo a una migliore affidabilità dei modelli di simulazione numerica del sistema cardiovascolare umano.

“Sono davvero molto contenta di avere ottenuto questo riconoscimento – commenta Bertaglia – e ringrazio i miei due relatori, il Professor Alessandro Valiani e il Professor Valerio Caleffi per avermi seguita durante il dottorato, dedicandomi tempo e stimolando il mio percorso con spunti sempre costruttivi. Mi sento profondamente arricchita da tutto ciò che ho imparato in questi anni e sinceramente fortunata per avere avuto la possibilità di intraprendere questo progetto”.

Profondamente soddisfatto, il Professor Valerio Caleffi ha così commentato la notizia del premio: “La Dottoressa Giulia Bertaglia ha condotto con rigore metodologico un’attività di ricerca di frontiera a carattere fortemente multidisciplinare. Le capacità professionali, l’innata positività e la grande curiosità intellettuale di Giulia, hanno reso la nostra collaborazione un’esperienza per me estremamente proficua e stimolante. Apprendo quindi di questo meritato riconoscimento con grande soddisfazione, ma senza sorpresa”.

Giulia Bertaglia da novembre 2019 è Assegnista di Ricerca Post-doc al Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Università di Ferrara. Dopo la Laurea Magistrale in Ingegneria Civile conseguita presso il Dipartimento di Ingegneria di Unife e un periodo di ricerca all’estero al Dipartimento di Scienza e Tecnologia dei Materiali e dei Fluidi dell’Università di Saragozza (Spagna), durante il periodo del Dottorato, ha ultimato il proprio percorso di ricerca discutendo la tesi divenuta oggetto del premio. Attualmente la sua attività di ricerca si sta concentrando su metodi numerici di quantificazione dell’incertezza per leggi di conservazione iperboliche strutturate su network spaziali.

 

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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