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Da: Cristina Romagnoli, Comune di Copparo

Nel Piano operativo 2021-2023 della società anche la seconda linea di
cremazione

È stato presentato in Commissione Consiliare Ragioneria, lunedì 21
dicembre, dall’amministratore
unico Silvia Buzzoni il Piano operativo 2021-2023 della società Gecim.
L’analisi ha preso le mosse dalla gestione dell’impianto di cremazione,
entrato in funzione nel novembre 2014 e la cui attività ha visto un
incremento del 9%, in considerazione anche del picco dello scorso
marzo/aprile purtroppo legato all’emergenza sanitaria, che ha richiesto
l’introduzione di un quarto turno di lavoro. Per il 2021 si va verso una
revisione, in diminuzione, delle tariffe, con l’applicazione di modalità
che potranno ridurre i costi a carico degli utenti e con fasce
tariffarie diverse e indennizzi chilometrici per gli operatori.
Si è quindi dato conto della realizzazione della seconda linea di
cremazione, inserita nel piano investimenti di Gecim a maggio: è già
stata espletata la procedura di gara e, a seguito della valutazione
delle offerte, è stata dichiarata l’aggiudicazione definitiva a Officine
Meccaniche Ciroldi, con cui la stipula del contratto d’appalto è
prevista, salvo ricorsi, nel febbraio prossimo. I lavori sono previsti
per settembre.
In merito alla gestione della camera mortuaria, l’affidamento è stato
approvato, ma l’apertura è stata posticipata, pur avendo già proceduto
all’asfaltatura esterna e all’acquisto degli arredi, per la verifica
delle idoneità, in relazione ad alcuni vizi e difformità negli
interventi precedentemente eseguiti. Benché si vada verso una
risoluzione, la struttura non sarà adibita alla sua funzione perché i
locali sono stati richiesti dall’Ausl per l’esecuzione dei tamponi rapidi.
In termini di investimenti, sono stati segnalati le manutenzioni agli
edifici del patrimonio per 35mila euro, l’esternalizzazione del servizio
di monitoraggio e controllo della camera mortuaria, in funzione della
miglior gestione possibile delle procedure anticovid, e
l’implementazione del software, l’assunzione di due nuovi operatori, uno
a tempo indeterminato e uno a tempo determinato, che sarà stabilizzato a
marzo prossimo.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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